Arezzo in Europa con i giovani studenti
Per tale motivo la Commissione Europea investe molto sull’internazionalizzazione degli istituti scolastici che, dal canto loro, avvertono la necessità di aprirsi alle esperienze extranazionali, integrando le attività che coinvolgono elementi di rapporto con l’estero nelle normali attività didattiche. Ed infatti il livello di internazionalizzazione delle scuole è diventato un indice importante per la loro valutazione da parte dell’Osservatorio nazionale, così come la mobilità studentesca, che ha assunto un ruolo fondamentale nella preparazione dei ragazzi.
In questo quadro si è svolto il progetto Erasmus + ‘Arezzo fashion in Europe’, promosso dal Consorzio Arezzo fashion assieme a due importanti istituti superiori della città, i Licei Piero della Francesca e Francesco Redi. 30 studenti sono partiti per tirocini formativi di due mesi in quattro destinazioni europee (Isole Canarie, Barcellona, Praga, Malta) dove hanno potuto svolgere esperienze presso aziende del settore moda o comunque presso imprese creative, ma anche presso uffici di altri enti, come ad esempio la famosa catena di hotel Barcelò di Praga, approfondendo la conoscenza della lingua inglese ma imparando anche le lingue nazionali, come il ceco e lo spagnolo. Ragazzi e ragazze che si sono aperti al mondo, hanno aumentato la loro capacità di autogestione e la loro autostima, hanno acquisito competenze trasversali, dimostrando che non riescono solo ad applicare ciò che hanno appreso a scuola, ma anche a svolgere mansioni diverse, ad adattarsi al lavoro in team, senza per questo nuocere al loro percorso didattico.
Il feedback che il Consorzio e i due istituti scolastici hanno avuto è stato quindi altamente positivo, come hanno dimostrato anche i vari questionari somministrati ai giovani in Erasmus. E proprio martedì 16 si è svolto presso i locali del Piero della Francesca l’evento conclusivo del progetto, che si è potuto chiudere in anticipo grazie all’entusiasmo e alla correttezza dei ragazzi a cui sia i partner esteri del Consorzio che le aziende ospitanti hanno rivolto grandissimi complimenti. Abiti realizzati con i disegni dei nostri giovani, offerte da parte delle aziende estere di prolungare il soggiorno, addirittura di assunzione, complimenti per le capacità e la serietà dei giovani sono il risultato di questa esperienza tanto che gli imprenditori presenti all’evento conclusivo (esempio aziende Moda quali Monnalisa spa e I Sarti srl) sono stati in un certo senso chiamati in causa e invitati a cogliere l’opportunità di avere tali risorse nel proprio territorio, rendendo attuale, fattivo e possibile quel percorso di transizione dal mondo della scuola a quello del lavoro a cui i ragazzi erasmus hanno dimostrato di essere assolutamente pronti. E ciò non può che portare grandi vantaggi all’economia aretina e nello stesso tempo dimostrare quanto le scuole siano un osservatorio importantissimo per un settore che deve necessariamente innovarsi di continuo, come dimostrano anche gli investimenti che grandi marchi stanno facendo sui nostri istituti scolastici, evitando in tal modo la ‘fuga di cervelli’ all’estero che purtroppo sembra inarrestabile.
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