Arezzo, Scuola a Colori: un nuovo capitolo di creatività e innovazione
L’inaugurazione di questa nuova fase si preannuncia come un momento emozionante e significativo, simbolo di un impegno comunitario senza precedenti. Il taglio del nastro, previsto per sabato 13 gennaio alle ore 11, vedrà la presenza del vice sindaco Lucia Tanti, della dirigente dell’Ufficio scuola del Comune di Arezzo Annalisa Biagini, degli assessori Alessandro Casi e Federico Scapecchi e di numerosi sponsor.
Centro dell’attenzione dell’Istituto Comprensivo Cesalpino è ogni singolo studente, con le sue peculiarità e il suo potenziale. Questa riqualificazione mira a garantire un ambiente inclusivo e stimolante, dove ciascuno può sviluppare le proprie abilità in un contesto di supporto e accoglienza. La scuola non è solo un luogo di apprendimento, ma un ambiente che, attraverso la sua estetica e funzionalità, plasma il futuro dei giovani. Gli ambienti rinnovati non sono solo esteticamente accattivanti, ma incarnano valori profondi come il rispetto per l’ambiente e la promozione della creatività, pilastri fondamentali per una formazione integrale della persona orientata alla legalità.
L’impegno del Comune, della scuola stessa e dei privati ha portato a questo straordinario successo, in cui la Scuola a Colori è diventata un faro di innovazione. Le prossime aggiunte di strumentazioni digitali, grazie ai fondi PNRR, potenzieranno una didattica moderna e di alta qualità, assicurando agli studenti dell’IC Cesalpino un percorso formativo all’avanguardia. La Scuola a Colori non è solo un edificio riqualificato, ma il simbolo tangibile di un impegno condiviso per un futuro migliore, in cui istruzione e comunità si uniscono per costruire ponti verso l’innovazione e la crescita personale.
“I lavori sulle scuole, siano essi legati a grandi opere o alla manutenzione, sono al centro delle politiche di intervento dell’Amministrazione Ghinelli. Questo perchè gli istituti scolastici non soltanto sono luoghi educativi e pertanto necessitano di essere sani, sicuri, efficienti, ma perchè è nostra volontà farli diventare dei veri e propri luoghi di cittadinanza per gli studenti che li vivono e per tutte quelle iniziative collaterali che fanno sì che la scuola aretina diventi sempre più un’attrazione di risorse dirette o indirette del Comune per essere una lanterna di cittadinanza sempre accesa”, sottolineano vice sindaco e assessori.