Caso Daisy Osuake, Bassetti: “Basta alimentare le paure, il virus xenofobo può riemergere”

“Scarichiamo sullo straniero l’insoddisfazione per problemi che hanno altra natura e che facciamo fatica ad affrontare. Per questo, se non stiamo attenti, tutti rischiamo di diventare razzisti”. Così Monsignor Gualtiero Bassetti, ex Vescovo di Arezzo, Cortona e Sansepolcro e presidente della Cei, la Conferenza Episcopale italiana, in un’intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica.

“Gli episodi di violenza di queste settimane, che hanno di mira lo straniero in quanto tale, non possono essere in alcun modo giustificati né consentono alcuna sottovalutazione. Il razzismo è malattia endemica, riemerge come un virus mai sufficientemente domato: si scaglia contro immigrati, rom, ebrei… A ben vedere è il modo più sbagliato con cui curare la paura e l’ansia con cui facciamo i conti un po’ tutti”.

Bassetti richiama anche la politica, quando dichiara che “tutti dovremmo abbassare i toni e le scorciatoie, specie quelle del pensiero, se vogliamo guardare in faccia la realtà e farcene davvero responsabili”.e la Lega in particolare, in relazione alla proposta sul posizionamento di un crocifisso in ogni porto, un’idea promossa dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini: “Il cristianesimo, in altre parole, non è riducibile a un insieme di tradizioni, di riti o di amuleti”.

 “Il rispetto – conclude Bassetti – non può mai venire meno: solo prendendo sul serio l’altro e le sue posizioni si potrà distinguere chi tra i politici o tra i giornalisti alimenta la paura e chi, invece, ha bisogno di risposte a problemi quotidiani. Rispetto a questi ultimi, poi – ha chiosato – non serve nemmeno scomodare la pietà: basterebbe una sana ragione e una corretta conoscenza dei fenomeni”.

 

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