“Diamo valore all’acqua”

Un proposito – dicono congiuntamente Comitato Acqua Pubblica Arezzo, Arci e Acli – che riteniamo indispensabile per stimolare tutti a ridurre lo spreco di acqua e che condividiamo pienamente seppur consapevoli che possa essere interpretato in maniera strumentale da parte delle lobby economico-finanziarie che sono invece più interessate al progressivo sviluppo dei processi di mercificazione e finanziarizzazione dell’acqua. Al contrario è necessario considerare i beni comuni, a partire dall’acqua , come un valore fondante delle comunità e della società senza i quali ogni legame sociale diviene contratto privatistico e la solitudine competitiva l’unico orizzonte individuale. Il 2020 , già annus horribilis per la grave emergenza sanitaria, si è chiuso con un fatto molto preoccupante: l’acqua , come una qualsiasi altra merce, da dicembre è scambiata nel mercato dei “futures” della borsa di Wall Street. Sottoporre l’acqua, il bene comune naturale più prezioso, alla speculazione finanziaria apre a scenari che inevitabilmente porteranno all’emarginazione di territori, popolazioni, piccoli agricoltori e piccole imprese. Per questo oggi più che mai è necessaria una radicale inversione di tendenza ed è sempre più importante riaffermare il valore paradigmatico dell’acqua come bene comune, ribadendo che:
l’acqua è un diritto umano universale inalienabile al pari del diritto alla vita ed è la risorsa fondamentale per l’equilibrio degli ecosistemi; l’acqua è un obiettivo strategico mondiale di scontro con il sistema capitalistico-finanziario; la gestione pubblica e partecipativa delle comunità locali è un modello sociale alternativo; è necessario giungere ad un sistema di finanziamento basato sulla fiscalità generale e su di un meccanismo tariffario equo, non volto al profitto e che garantisca gli investimenti. Il futuro dell’acqua non è in Borsa! E’ dunque necessario un approccio innovativo volto alla tutela, alla difesa e alla “cura” dei beni comuni , dell’acqua e dell’ambiente che si dovrebbe basare sulla partecipazione diretta delle comunità territoriali alle decisioni , in quanto esercizi di democrazia fondamentali per orientare le politiche di sviluppo locale sostenibile e costruire scenari di giustizia sociale ed ambientale. Comitato Acqua Pubblica Arezzo, ACLI e ARCI , in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua di lunedì 22 marzo 2021, avvieranno una raccolta di firme a sostegno di una petizione popolare volta a far sì che nello Statuto del Comune venga introdotto il riconoscimento del diritto umano all’acqua, ossia l’accesso all’acqua e ai servizi igienico-sanitari come diritto umano universale e lo status dell’acqua come bene comune pubblico la cui proprietà e gestione siano pubbliche e inalienabili“.

Gianfranco Morini – Presidente del Comitato Acqua Pubblica di Arezzo
Luigi Scatizzi – Presidente ACLI della Provincia di Arezzo
Federica Ettori – Presidente ARCI provincia di Arezzo

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