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lunedì | 13-01-2025

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Don Vittorione e Donato Paalarchi, la solidarietà sublimata nell’amicizia per i paesi in via di sviluppo

Arezzo – Sabato 7 dicembre a partire dalle 15,30 in Palazzo Vescovile il Circolo Verso l’Europa di Olmo ed il Comitato “Amici di Don Vittorione” ricorderanno due figure di elevato profilo, unite da profonda amicizia ed ideali che, insieme, sono stati protagonisti in tanti momenti di solidarietà.

Don Vittorione, questo grande esempio di solidarietà e di vita, a 30 anni dalla sua morte avvenuta il 2 settembre 1994 e Donato Palarchi, che tanto fece per sostenerne l’opera in Karamoja (Uganda).

Il libro Don Vittorione l’Africano del giornalista varesino Gianni Spartà, pubblicato in doppia lingua, italiano e inglese (Pietro Macchione Editore)

Alcuni passi di uno scritto di Donato Palarchi, Presidente del Circolo “Verso l’Europa” dal 1971 al 2019 così ricorda l’amicizia con don Vittorio Pastori fraternamente chiamato “Don Vittorione”.

«Nel 1981 il Circolo “Verso l’Europa” concretizza il proprio impegno culturale e di solidarietà verso i paesi in via di sviluppo. Un’occasione provvidenziale, in quell’anno, ci fa conoscere e amare, da subito, don Vittorio Pastori, anima grande e generosa verso gli ultimi. Immediatamente all’interno del Circolo nasce il Comitato “Amici di Don Vittorione”. Da allora sono trascorsi trenta anni. E oggi, con la pubblicazione che diamo alle stampe, non intendiamo tanto ricordare la nostra attività, quanto dedicare queste pagine alla memoria di Giorgio La Pira, che con le sue analisi politiche e le sue profezie, ha anticipato i sentieri veri di una convivenza pacifica tra i popoli e rivolgere un invito alle nuove generazioni che non dimentichino intuizioni e testimonianze di vita.

Don Vittorio, quando percorreva il nostro territorio, faceva riferimento a due grandi personaggi: Alcide De Gasperi e Giorgio La Pira. Non possiamo dimenticare, diceva Don Vittorio, l’impegno di un uomo- alludeva a De Gasperi- che non ha mai pensato a sé stesso, ma che ha vissuto il suo cammino umano e politico come una missione e ha saputo mantenere la sua anima pulita anche in mezzo alle tentazioni che offre il potere.

Ha amato gli altri più che sé stesso e ha potuto chiudere i suoi giorni terreni dicendo “ho fatto tutto quello che era in mio potere. La mia coscienza è in pace”. Di La Pira Don Vittorio ricordava l’impegno del giovane costituente, ma soprattutto lo slancio nel difendere la dignità e i diritti degli “ultimi”. La sua fede gli imponeva le opere di misericordia corporale: “dare da mangiare agli affamati” ed ecco che nacque la mensa dei poveri di S.Procolo; “rivestire gli ignudi” ed ecco che nacque la vicenda dei cappotti donati; “dare un tetto a chi non l’aveva e un lavoro ai disoccupati” e viene da ricordare quando disse a Mattei che “lo Spirito Santo gli imponeva di risolvere il caso della Pignone”: e fu così.

Una linea unisce Don Vittorio a De Gasperi e a La Pira. Si tratta di persone innocenti, di uomini di cuore che possono ancora far vibrare risonanze e rivolgere al bene in un’epoca che sembra vedere solo esempi negativi. Il Circolo “Verso l’Europa” si richiama a loro come luminose guide spirituali».

Nell’occasione ci sarà un saluto di S.E.R. Andrea Migliavacca, Vescovo di Arezzo, Cortona e S. Sepolcro, e sarà presente anche Carlo Ruspantini, Consigliere con delega di Direttore di Cooperazione e Sviluppo e Consigliere di Africa Mission.

Alle 18,00 seguirà in Duomo una messa in suffragio di Don Vittorione e Donato Palarchi.

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