Giorgio va veloce: nasce in ambulanza con l’aiuto dell’infermiera

Giorgio ha avuto fretta di venire alla luce e così non ha aspettato l’arrivo in ospedale per nascere: una volta che mamma Eleonora, con una seconda gravidanza giunta ormai a termine, ieri sera alle 20.53, ha chiamato la centrale del 118 per il sopraggiungere di contrazioni ravvicinate e probabile imminenza del parto si è immediatamente attivata la macchina operativa dei soccorsi. La donna si stava dirigendo in auto con il marito all’ospedale per partorire, ma all’altezza di Subbiano ha capito che probabilmente non sarebbe riuscita ad arrivare in tempo ed ha chiamato i soccorsi. L’infermiera del 118, Denise Ramazzotti, che ha ricevuto la chiamata si è subito resa conto che il bimbo non avrebbe aspettato a lungo, dato che la mamma riferiva contrazioni regolari ogni due minuti, così insieme al supporto dei colleghi in turno, in una staffetta dalle tempistiche perfette, ha attivato il codice rosso che ha permesso all’automedica e all’ambulanza della Croce Bianca, con a bordo i volontari volontari soccorritori Andrea Geppetti, Riggio Silvia, Umbertini Andrea, di raggiungere la coppia nei pressi di Capolona.

“È stata l’esperienza lavorativa più bella della mia vita – racconta Denise con la voce rotta dall’emozione e piacevolmente sorpresa dall’accaduto – per una volta nelle nostre ambulanze dove spesso ci troviamo alle prese con situazioni difficili, di tristezza e preoccupazione, stava accadendo qualcosa di magico come è l’inizio di una vita”. Denise ha accompagnato i genitori, molto recettivi e collaborativi, nelle istruzioni di pre arrivo dei sanitari poi una volta intervenuti sul posto gli operatori hanno posizionato la donna nella barella, estratta, caricata in ambulanza e presa in carico dal dottor Genc Kaphiziu e dall’infermiere Cristiano Romani. Dopo soli 3 minuti dalla partenza è nato il piccolo Giorgio, un bambino sano di 3kg e 180 grammi. Il bimbo, riferisce il medico, sarebbe sicuramente nato in auto senza questa coordinazione dei soccorsi: una situazione di maggior disagio visto le condizioni ed il freddo della serata. Dopo il taglio del cordone ombelicale e l’accertamento dello stato di salute di mamma e bambino, i due sono stati trasportati al San Donato accolti dallo staff del reparto di ostetricia e gineocologia.
Emozione anche per i volontari della Croce Bianca di Arezzo che è intervenuta in questo particolare e rarissimo tipo di soccorso poichè in un periodo così duro, dove l’emergenza sanitaria ha messo in ombra le cose belle della vita, hanno contribuito alla buona riuscita del lieto evento, a dimostrazione che nonostante tutte le difficoltà, la vita va avanti e continua a regalare momenti di gioia.

Articoli correlati