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lunedì | 10-02-2025

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Giornalisti per un giorno

I ragazzi della classe 2F della scuola media Cesalpino, alla scoperta del significato del Giubileo 2025, hanno intervistato Don Alvaro Bardelli, parroco della bellissima Chiesa di Santa Maria della Pieve di Arezzo.

E’ il Giubileo della Speranza, è il venticinquesimo giubileo universale ordinario della storia della Chiesa cattolica. L’organizzazione, per volontà di papa Francesco, è stata affidata al Pontificio Consiglio per la promozione della Nuova Evangelizzazione, presieduto da monsignor Rino Fisichella.

I ragazzi della classe 2F della scuola media Cesalpino, accompagnati dalla prof.ssa Sinatti, hanno voluto approfondire il significato di questo anno dedicato alla conversione personale e alla riconciliazione con Dio e il prossimo, intervistando don Alvaro Bardelli.

Anche i fedeli della nostra città sono chiamati a rinnovare la propria fede, ad approfondire la preghiera e a vivere opere di carità verso i bisognosi.

Ed allora quale miglior occasione per questi giovani studenti, giornalisti per un giorno, di porre alcune domande al parroco della bellissima Chiesa di Santa Maria della Pieve?

Il Giubileo 2025 è un anno speciale di grazia, in cui la Chiesa cattolica offre ai fedeli la possibilità di chiedere l’indulgenza plenaria, cioè la remissione dei peccati per sé stessi o per parenti defunti.

Rispondendo alla prima domanda di Paolo sul significato di questo anno giubilare, don Alvaro Bardelli ha ricordato che

“il Papa ha dato un titolo a questo Giubileo, Pellegrini della Speranza, proprio per sottolineare che l’uomo è un pellegrino sempre in cammino alla ricerca di qualcosa, e soprattutto di qualcuno, animato dalla speranza”.

Amelie ha voluto approfondire chiedendo che cosa significhi per un cristiano la parola speranza.

Don Alvaro ha risposto che

“la speranza è una delle tre virtù teologali, fede, speranza e carità. Si chiamano teologali perché hanno Dio come principio, come inizio, Dio come sostegno e Dio come punto d’arrivo. Perciò la speranza, tutto sommato, è il desiderio dell’uomo di raggiungere Dio. Questo dà un senso alla vita perché da intravedere un traguardo molto molto importante, molto bello, l’incontro con il Signore della Speranza, l’incontro con Dio.  E l’uomo cammina su questa terra, tra le difficoltà del mondo, illuminato da questa luce in fondo al tunnel che è Dio”.

Vittoria B. ha invece voluto capire quali fossero le novità di questo giubileo rispetto ai precedenti.

“Rispetto a quello precedente della Divina Misericordia indetto dal Papa Francesco – ha risposto don Alvaro – in occasione del quale il Papa aprì delle porte sante in varie parti del mondo, quest’anno le porte sante sono quattro, anzi cinque, le quattro basiliche più la cappella del carcere Regina Celi. Però ci sono tante chiese giubilari. Questo è uno dei giubilei che scadono ogni venticinque anni, quello della Misericordia, fu un giubileo straordinario indetto il Papa. La Chiesa oggi ci ricorda di metterci ancora più in preghiera per un ritorno più convinto al Signore”.

Per accogliere e coinvolgere le nuove generazioni nonché favorire il dialogo tra diverse età, è stata progettata una mascotte per il Giubileo 2025. Il suo nome è Luce.

Luce è una pellegrina che racchiude in sé gli elementi visivi propri del viaggiatore: un k-way giallo che la protegge dalle intemperie, stivali sporchi di terra a testimonianza del cammino già percorso, una croce missionaria al collo e il tradizionale bastone del pellegrino.

L’intensa luminosità dei suoi occhi rappresenta la speranza che si accende nel cuore di ogni pellegrino, il desiderio di spiritualità e il bisogno di connessione con il divino.

Roma attende i Pellegrini di speranza.

“L’obiettivo dell’anno giubilare è quello di restaurare un clima di fiducia come segno di rinnovata rinascita, di cui tutti sentiamo l’urgenza”

ha concluso don Alvaro Bardelli.

Un simbolo dei mesi giubilari è sicuramente il rito del pellegrinaggio e i ragazzi della Diocesi di Arezzo dal 25 al 27 aprile saranno a Roma per chiedere l’indulgenza plenaria e partecipare a eventi e occasioni di preghiera.

E ci saranno anche alcuni giovani giornalisti della classe 2F della scuola media Cesalpino.

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