Guerra, voli cancellati: annullato viaggio in Terra Santa

La delegazione di dieci francescani, composta da frati e laici della Toscana, ha dovuto rinunciare al pellegrinaggio in Terra Santa a causa dell’attuale conflitto in Medio Oriente e della cancellazione dei voli. Il viaggio, previsto per oggi, aveva l’obiettivo di portare la reliquia del sangue di San Francesco d’Assisi dalle terre della Verna alle comunità cristiane di Gerusalemme e Betlemme, come simbolo di speranza e di vicinanza spirituale.

L’iniziativa, che rientra nelle celebrazioni per l’ottavo centenario delle stimmate di San Francesco, era stata pensata per rinnovare il legame storico tra la figura del Santo e la Terra Santa, dove Francesco si recò otto secoli fa durante le Crociate con l’intento di portare un messaggio di pace. Nonostante il pellegrinaggio sia stato annullato, il comitato organizzativo ha comunicato che l’intenzione è di riprogrammare il viaggio non appena la situazione lo consentirà.

Il pellegrinaggio prevedeva una serie di appuntamenti e cerimonie di grande significato, tra cui il gemellaggio del 2 ottobre tra la Basilica del Getsemani a Gerusalemme e il Santuario della Verna, luoghi entrambi carichi di spiritualità e memoria cristiana. La delegazione, guidata da fra’ Matteo Brena, avrebbe visitato i principali luoghi legati all’incarnazione, alla passione, alla morte e alla resurrezione di Gesù, per riflettere sul messaggio di San Francesco e sulla sua visione di fraternità universale.

Nel programma erano inclusi anche momenti di preghiera e celebrazione, tra cui la commemorazione del beato transito di San Francesco il 3 ottobre, e la festa liturgica del Santo il 4 ottobre, giorno in cui si sarebbe tenuta una processione alla cappella delle stimmate alla Verna, con la chiusura ufficiale della Porta Santa per l’indulgenza giubilare, guidata dal vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, Mons. Andrea Migliavacca.

Fra’ Matteo Brena ha spiegato che il pellegrinaggio sarebbe stato un’occasione per “portare un segno di speranza e fraternità in un luogo segnato dalla sofferenza”, sottolineando l’importanza di “abitare le ferite con speranza e desiderio di futuro”. Il gemellaggio tra il Getsemani e la Verna avrebbe sancito ulteriormente il legame tra questi due luoghi, unendo la memoria della passione di Cristo con quella delle stimmate ricevute da San Francesco.

Nonostante il rinvio del viaggio, il desiderio della delegazione rimane forte e la speranza è di poter realizzare questo gesto simbolico di pace e riconciliazione in tempi più sereni.

Foto: Mohamed Azakir | Ringraziamenti: REUTERS

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