Il Metodo Rondine: la sperimentazione arriva anche nelle scuole secondarie di primo grado

A Rondine torna a suonare la campanella del primo giorno scuola in una giornata che ha dato avvio ad un nuovo anno di formazione. Tre i principali percorsi formativi in partenza, tutti uniti dal Metodo Rondine.  Dal benvenuto alla nuova generazione degli studenti della World House provenienti da luoghi di guerra, all’avvio del nuovo anno scolastico nella Cittadella della Pace di Arezzo per i 31 studenti del Quarto Anno Rondine fino alla partenza delle nuove Sezioni Rondine nelle scuole di tutta Italia, che quest’anno per la prima volta è stata attivata anche nelle scuole medie o meglio secondarie di primo grado.

Una giornata che ha visto il borgo di Rondine animato dalla presenza di oltre 500 persone provenienti da tutta Italia tra studenti, docenti e dirigenti scolastici ma che ha visto anche la forte partecipazione di tanti partner e autorità che hanno permesso la crescita delle opportunità formative di Rondine rivolte alla trasformazione creativa del conflitto.

“È un grande piacere essere qui insieme oggi. Come sapete, questo appuntamento di fine settembre è un momento di festa. Rondine ha la forza di fare festa nonostante quello che succede, non perché dimentica, ma perché ha speranza. Grazie a voi, venendo a Rondine regalate un pezzettino di fiducia: la Cittadella prende questo patrimonio e cerca di riprodurlo”. Ha affermato il Presidente di Rondine, Franco Vaccari.
“Stamani, forse qualcuno l’ha potuto leggere nell’editoriale di Avvenire. Ho voluto ribadire che sì, la tregua è importante, ma senza il riconoscimento non può esserci tregua. Come nelle nostre relazioni personali: se non c’è riconoscimento, se sento che l’altro vuole solo la mia eliminazione, come posso arrivare a una tregua? – continua Vaccari – Il riconoscimento, come in tutte le nazioni, ha bisogno di un investimento di fiducia.

Se Rondine ha una sua forza, è perché tutti noi stiamo mettendo in questo francobollo di terra e nella sua esperienza la fiducia”.

Quest’anno inoltre, per la prima volta l’Inaugurazione dei Percorsi formativi di Rondine, si è svolta nell’ambito della prima Giornata della Virtù Civile in Toscana promossa dall’Associazione Civile Giorgio Ambrosoli con Rondine nel comune impegno per il dialogo, la convivenza pacifica e la cittadinanza attiva. 

“Per me, questo è come un gemellaggio di due sogni che condividono idee e valori, valori straordinariamente incarnati dall’avvocato Giorgio Ambrosoli”. Ha affermato in apertura il Presidente dell’Associazione Civile Giorgio Ambrosoli, Roberto Notarbartolo di Villarosa consegnando l’attestato della borsa di studio alla studentessa della World House Elina, proveniente dall’Armenia. “So che tornerete ai vostri paesi con carichi importanti e grandissime responsabilità, soprattutto quella di essere voi stessi semi di pace. Questo, come è stato raccontato questa mattina. Grazie soprattutto al vostro coraggio e alla vostra determinazione, insieme all’appoggio delle vostre famiglie. A voi giovani, a voi ragazzi così preparati, è possibile affidare la parte migliore del futuro del mondo. Questo è il nostro sogno”.

L’iniziativa è stata introdotta dal quartetto d’archi “Alioth” della Scuola di Musica di Fiesole, composto da Matilde Urbani e Sofia Morano violini, Anna Avilia viola e Margherita Pasquini, violoncello, che ha proposto un brano di Ludwig van Beethoven, il Quartetto in si bemolle maggiore op. 18 n. 6.

A seguire il benvenuto di uno studente senior alla nuova generazione della World House di Rondine, composta dai 15 giovani kosovari, bosniaci, serbi, armeni, azeri, osseti, maliani, colombiani, che hanno accettato la sfida di incontrare il nemico e formarsi come leader di pace: “Qui, cammineremo insieme sul sentiero della pace, passando davanti alle nostre bandiere che non solo rappresentano i nostri paesi, ma anche noi stessi, con tutte le qualità che possediamo come esseri umani.

Impareremo ad accettare le differenze, abbracciare coloro che sono diversi, celebrare i compleanni degli altri come se fossero nostri e rallegrarci dei successi condivisi. Impareremo come creare la pace, e poi la riporteremo nei nostri paesi e, alla fine, nel mondo intero”. Ha affermato Hamza, studente bosniaco dando il benvenuto ai nuovi compagni.

“Sono arrivato da pochi giorni, ma posso dire che è già stata un’esperienza incredibile. Infatti, quando sono arrivato ad Arezzo, mi è venuto a prendere Djordje, che è uno studente serbo. Considerando la storia tra i nostri paesi, potete immaginare cosa mi passava per la testa in quel momento!” ha detto Bind, studente kosovaro raccontando il suo arrivo a Rondine.

Oltre alle testimonianze dei giovani e alla presentazione del percorso formativo anche quella Master in Conflict Management and Humanitarian Action promosso dall’Università di Siena in collaborazione con la Cittadella e che prevede anche un modulo su Metodo Rondine, come ha ricordato il direttore Luca Verzichelli: “Certamente c’è dell’azione internazionale che si affianca al metodo Rondine, che fa parte del nostro programma formativo. E poi, naturalmente, ci impegniamo su alcuni temi mediterranei e così via, per una forte componente di professionalità della cooperazione che può essere utile per molti di questi ragazzi.

Ma a valle di tutto questo, alla fine dell’anno, io dico sempre più o meno la stessa cosa: io non so esattamente cosa vi abbiamo insegnato, io so quello che ho imparato”.

Spazio quindi alle 32 scuole italiane di ben 15 regioni che hanno attivato la Sezione Rondine, un triennio scolastico sperimentale che ogni istituto scolastico superiore può scegliere di avviare insieme con Rondine per costruire un nuovo percorso pedagogico e formativo centrato sul Metodo per la trasformazione creativa dei conflitti che intende rimettere al centro la relazione educativa.
Grande novità di quest’anno l’attivazione della sperimentazione anche nelle scuole medie grazie all’adesione dell’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII di Terranuova Bracciolini e dell’Istituto Comprensivo di Marciano e Lucignano.

“Il metodo Rondine, come abbiamo capito questa mattina, offre ai nostri studenti e studentesse le competenze necessarie per affrontare le sfide del futuro e per imparare a stare al mondo. Per noi è veramente una grande opportunità poter iniziare con i ragazzini piccoli e dare loro la possibilità di imparare già da piccoli ad affrontare i conflitti e a sviluppare le competenze di educazione civica fondamentali. Grazie, grazie di cuore”. Ha affermato Luisella Orsini dell’IC Giovanni XXIII.

“Siamo i nuovi e i più piccoli a iniziare questa sperimentazione. Spero che noi insegnanti abbiamo portato entusiasmo in questa iniziativa e di poter lavorare con il loro entusiasmo, perché questi piccoli hanno tanto da dare. È fondamentale instradarli sulla strada giusta e far vedere come si può vivere in un mondo migliore. Per loro è importante, così come per tutti, ma hanno un entusiasmo autentico e non hanno molti filtri”. Ha concluso  la professoressa Federica Barbini dell’IC di Marciano e Lucignano.

Sezione Rondine avviata nel 2021 grazie alla collaborazione dell’Ufficio Scolastico Provinciale e Regionale e alle scuole della provincia di Arezzo che sono state pioniere della sperimentazione, da quest’anno vede 12 nuovi Istituti aderenti che hanno accolto l’opportunità di offrire ai propri studenti un percorso che mira a trasformare i conflitti in opportunità di crescita e apprendimento, a rafforzare le competenze relazionali e stimolare la cittadinanza attiva.

Tutto questo grazie agli oltre 600 docenti certificati con il Metodo Rondine dai percorsi formativi di Rondine Academy.

Tra i pilastri dell’offerta formativa la nuova figura professionale del tutor di classe, che ha un ruolo fondamentale e innovativo per promuovere la coesione degli studenti e del gruppo classe. La formazione dei tutor è garantita dal Corso di Alta Formazione promosso da Rondine in collaborazione con il Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. La quarta edizione del corso sarà a gennaio e a breve saranno aperte le iscrizioni.

A Rondine, in presenza, anche molti dirigenti scolastici e docenti delle scuole aderenti. Il primo passo fondamentale per l’avvio della sperimentazione infatti è stata proprio la formazione dei docenti al Metodo Rondine da parte di Rondine Academy, che ad oggi vede già 600 docenti certificati con il Metodo Rondine che oggi trasferiscono la metodologia per la trasformazione creativa dei conflitti nelle scuole. Non solo corso, ad ottobre il Corso al Metodo Rondine per la prima volta sarà disponibile non solo ai docenti ma per chiunque voglia cambiare il proprio approccio nelle relazioni e imparare a disinnescare i piccoli-grandi conflitti quotidiani. Per informazioni https://rondine.org/formazione-metodo-rondine/

Eccole dunque le 32 scuole che da Nord a Sud hanno attivato le sezioni Rondine. Partendo dalla provincia di Arezzo, il Liceo Vittoria Colonna e I.I.S. Liceo Francesco Redi, il Liceo Petrarca, il Liceo Piero della Francesca, il Liceo Giovanni da San Giovanni di S. Giovanni Valdarno (AR), e l’I.S.I.S. Valdarno di S. Giovanni Valdarno (AR). Inoltre il Liceo Marco Gerolamo Vida di Cremona, ci sono anche il Liceo Paradisi di Vignola (MO), il Liceo Vasco Beccaria Govone di Mondovì (CN), il Liceo “Pellico-Peano” di Cuneo, il Liceo Duca d’Aosta di Padova, il Liceo Fermi di Alghero (SS), il Liceo Livi di Prato, il Liceo Alfano di Termoli (CB), il Liceo Mazzini di Vittoria (Ragusa), l’I.S.I.S. Oscar Romero di Albino (BG), l’I.S.I.S. Enrico Caruso di Napoli, il Liceo Caterina Percoto di Udine, l’I.S.I.S. Carducci Dante di Trieste, , il Liceo L. da Vinci di Trento, il Liceo Linguistico Sophie Magdalena Scholl di Trento, l’I.S.I.S. Majorana Fascitelli di Isernia, l’I.I.S. L. da Vinci di Lanusei, il Liceo Fermi di Minervino Murge e Canosa (BT) e l’I.T.E.T. Padre A.M. Tannoia di Corato. Ancora tra le new entry il Polo Volta di Castel S. Giovanni (PC), il Liceo Marconi Delpino di Chiavari, il Liceo Piccolomini di Siena, l’IPSSAR S. Marta di Pesaro, il Liceo Danilo Dolci di Palermo, l’Istituto Comprensivo di Marciano e Lucignano e l’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII di Terranuova Braccioli. 

Sezione Rondine è realizzato nell’ambito del protocollo d’Intesa sottoscritto con il Ministero dell’Istruzione e del Merito “Accordo di collaborazione per la diffusione della sperimentazione “Sezione Rondine” (Atti del Ministro R.0000021 27-09-2023). In collaborazione con Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca direzione Regionale Toscana Ufficio Scolastico Provinciale di Arezzo. Il progetto è finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo AID 012618/04/0 – Sezione Rondine. Con il sostegno di Enel Cuore Onlus. Con il contributo di Fondazione KPMG; Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro; Federcasse BCC–Credito Cooperativo.

Infine sul palco anche i 31 studenti provenienti da tutta Italia del Quarto Anno Rondine che hanno scelto di frequentare un anno di scuola internazionale nella Cittadella della Pace per crescere nella relazione, imparare a trasformare i conflitti e progettare il proprio futuro a servizio del bene comune con il Metodo Rondine. A Sofia Mercuri di Cuneo e Nicolò Marini di Gorizia è stato affidato il saluto da parte della classe e il racconto di questi primi giorni: “Uno dei momenti più profondi l’abbiamo tratto dai pomeriggi con i ragazzi della World House, che attraverso i loro racconti ci hanno fatto toccare con mano delle realtà che, seppur difficili, si concretizzano ogni giorno.  Realtà che hanno ampliato i nostri orizzonti e che ci hanno insegnato che le difficoltà arriveranno, visto il contesto e il momento storico in cui ci troviamo, ma siamo determinati ad accoglierle per superarle con l’ascolto e il confronto”.
La classe dell’ottava edizione del progetto si è appena incontrata e già si guarda al futuro: infatti da oggi è aperto il bando per iscriversi al Quarto Anno Rondine per l’a.s. 2025-26. Per partecipare https://quartoanno.rondine.org/

Il Ministero dell’Istruzione riconosce il progetto come percorso di sperimentazione per l’innovazione didattica. Il progetto è stato realizzato con il contributo di: Fondazione di Sardegna; Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo; Fondazione Cariplo; Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia; Fondazione Andrea Biondo Istituto di Cultura; Fondazione Cassa di Risparmio di Prato; Gecofin; Fondazione Cassa di Risparmio di Piacenza e Vigevano; Fondazione ONLUS Niccolò Galli; Banca del Valdarno Credito Cooperativo – “borsa di studio in memoria di Bani Giovanni”; Fondazione Compagnia di San Paolo; Fondazione Finanza Etica; Fondazione Friuli; Fondazione Vincenzo Casillo; Fondazione il Cuore si Scioglie; Fondo di solidarietà Quarto Anno, amici e sostenitori.

Tra le istituzioni, presenti all’evento Mons. Andrea Migliavacca, Vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro che ha voluto augurare un buon cammino di pace a tutti i giovani e agli intervenuti; l’assessore Simone Chierici, in rappresentanza del Comune di Arezzo; infine Lorenzo Pierazzi, Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Arezzo, e il precedente Provveditore Roberto Curtolo.

Infine non poteva mancare un saluto dei sostenitori della Cittadella della Pace intervenuti tra cui Marina Perotti e Carla Revello, Consigliere Generali della Cassa di Risparmio di Cuneo; Stefano Betti, Rappresentante della Fondazione Cassa Risparmio di Prato; Giuseppe Morandini, Presidente della Fondazione Friuli, Giovanni Galli, Consigliere della Fondazione Niccolò Galli, e Federica Ferrarese della Banca del Credito Cooperativo del Valdarno. Sarà presente anche Emiliano Maratea, Responsabile Affari Istituzionali Appenninica presso ENEL; Matteo Antonelli, Area Manager Retail Toscana Sud e Guido Guidarini del team Sviluppo territoriale Centro Nord di UniCredit. 

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