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martedì | 29-04-2025

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Ilaria, No Paura Day: “Il Green Pass non tutela la salute e non è una misura sanitaria”

Tra gli organizzatori c’è Ilaria Isacchi, attivista aretina in prima linea contro l’applicazione del certificato verde, sospesa dallo scorso 15 ottobre dal luogo di lavoro in quanto priva appunto di Green Pass.

“Negli ultimi due anni abbiamo assistito ad una radicale trasformazione della società e del modo di vivere, una nuova realtà scandita dai vari DPCM e dalle misure di gestione del prolungato ‘stato di emergenza’, malgrado, come sottolineato da European Consumers, “l’ordinamento italiano non prevede norme in materia di ‘stato di emergenzache legittimano deroghe alla Carta fondamentale e ai diritti e alle libertà fondamentali da essa garantiti (…) Sulla base di tale ‘stato di emergenza’, reiterato fino al 31 marzo 2021, il governo italiano continua ad agire in danno dei cittadini italiani tramite l’emanazione di una legislazione altamente lesiva dei diritti e delle libertà fondamentali e dei valori e principi che sono alla base dell’ordinamento europeo”. A prescindere dalla persuasione e la scelta di ciascuno, che si rispecchi o meno nelle categorie dettate dai neologismi ‘provax’, ‘freevax’, ‘nivax’, ‘novax’ etc, le persone che non hanno aderito alla campagna vaccinale sono di fatto soggette a stringenti limitazioni rispetto a chi esegue il ciclo completo, benché la decisione di sottoporvisi o meno sia formalmente libera, e malgrado lo stesso ISS abbia specificato che nonostante la vaccinazione non è escluso il rischio di contagio “finché i dati sull’immunizzazione non mostreranno con certezza che oltre a proteggere sé stessi il vaccino impedisce anche la trasmissione del virus ad altri”.

Dopo l’appello di Amnesty al Governo italiano con la sollecitazione a rivedere il prolungamento dello ‘stato di emergenza’ ed evitare interventi normativi discriminatori, non utilizza mezzi termini l’economista Steve Hanke nei suoi profili social, scrivendo “Yes, the Fascist are back” nel condividere un articolo del Wall Street Journal sulle misure intraprese contro le persone non vaccinate in Italia. E ad Arezzo che si dice? Abbiamo incontrato Ilaria Isacchi, promotrice degli incontri “No paura day”.

Ilaria, come nasce “No Paura Day”, e perché?

“L’evento No Paura Day nasce a Cesena da un gruppo di persone che ha sentito il bisogno di approfondire gli aspetti e le conseguenze giuridiche, economiche e sociali innescate dagli eventi che a partire da marzo 2020 hanno cambiato radicalmente il nostro modo di vivere. Nessun partito, nessuna bandiera, solo persone libere che si riuniscono per affrontare dei temi a cui non viene dato spazio mediatico. Da Cesena questa idea si è sparsa a macchia d’olio in tutta Italia e di recente si è costituita l’Associazione. Trovo davvero sorprendente che nel paese dei casi balzati alle cronache come Tangentopoli, la Terra dei Fuochi, Mafia Capitale… oggi il nemico pubblico numero uno sembra essere il cittadino non vaccinato. Accettare la concessione di una ‘libertà autorizzata’ attraverso l’esibizione di un certificato è quanto di più lontano ci possa essere da un apparato che si ritenga democratico.”

Come valuta la partecipazione agli eventi?

“Quando ho organizzato il primo NPD a maggio del 2020, non pensavo a quanto sarebbe stato partecipato, ma solo a permettere ad una narrazione diversa da quella mediatica incessante e monotona di uscire nelle piazze, l’unico luogo rimasto ancora libero. La costanza ha permesso che molte persone si avvicinassero, si conoscessero tra loro e partecipassero con un interesse crescente. Oltre alla partecipazione nelle piazze, i cittadini rispondono con entusiasmo anche alle molteplici richieste di auto economico e fisico, e alle varie iniziative di azione collettiva come la recente mobilitazione nazionale per depositare la denuncia a carico di Draghi e del Governo che lo sostiene, promossa dall’Avvocato Marco Mori in collaborazione con altri studi legali. Malgrado la notizia non abbia goduto di uno spazio mediatico, in molte città italiane in queste settimane le Procure e le Questure sono state intasate da folle di cittadini che educatamente attendevano il loro turno per depositare la denuncia contro Draghi.”

Quali sono i temi affrontati?

“Abbiamo ospitato medici, avvocati, giornalisti, professori, biologi, scrittori, fisici nucleari! Le tematiche sono varie ma il denominatore comune considera proprio un concetto di partenza diverso: questo virus non è mai stato così pericoloso come ci è stato voluto far credere, e l’obbiettivo è sempre stato di imporre l’inutile e discriminatorio Green Pass. Aldilà dei punti di vista, delle considerazioni di ognuno, una cosa è chiara e comprensibile da tutti: il Green Pass non tutela la salute, e non è una misura sanitaria. Si parla di politica ed economia giocando con la paura, l’ignoranza e la vita delle persone vittime di una sorta di ipnosi di massa, realizzata da una narrazione mediatica martellante e a senso unico con medici, scienziati di fama mondiale additati come divulgatori antiscientifici. Etichette come ‘novax’ e ‘complottista’ vengono utilizzate per dileggiare e definire tutti coloro che non sostengono la legittimità delle misure restrittive imposte dal Governo, mettendo i cittadini gli uni contro gli altri in un clima di tensione sociale degno erede del più buio Ventennio della nostra storia”.

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