Io conosco un sacco di gente finita in terapia intensiva. Ecco perchè Bocelli dovrebbe vergognarsi

Sono esterrefatto da questa dichiarazione. A questo personaggio non chiedo una dichiarazione rispettosa della verità, sembra non essere nelle sue possibilità, chiedo allora il silenzio. Intendiamoci, ognuno ha il diritto di esprimere la propria opinione, ma Bocelli non conosce l’etica della responsabilità che un personaggio pubblico deve e dovrebbe avere quando parla in pubblico. E questo, soprattutto, quando un artista deve tutto al suo pubblico. Ed è per questo che mi permetto di intervenire nel rivolgergli pubblicamente alcune parole. Caro Bocelli si vergogni, io a differenza sua conosco, conoscevo, anche chi è morto in terapia intensiva. E ricordo bene quelle tradotte nella notte di bare trasportate dai camion dell’esercito. Soprattutto però ho ascoltato, letto e rispettato le parole di migliaia di persone che un mese fa chiamavamo eroi. Quelli e quelle che dai corridoi degli ospedali di tutta Italia, sfiniti e devastati ci chiedevano di non uscire, ci chiedevano di stare a casa e di rispettare la legge. Cosa che, stando ancora alle sue dichiarazioni, lei non ha fatto. Andrea Bocelli non ha la compassione e l’umanità travolgente che muove qualunque artista.
Ecco perché Andrea Bocelli dovrebbe stare solo in silenzio, e pensare a tutti quei morti che dagli ospedali sono andati direttamente al cimitero, senza una cerimonia, senza un saluto ai propri cari, senza sapere neanche che sarebbero dovuti morire. Per fortuna lei è un caso isolato, in buona compagnia con Sgarbi e Salvini. Non è vietato esprimere la propria opinione ora però riprenda la parola per chiedere scusa. Gli artisti e le artiste italiane, hanno saputo fare e dare in questi mesi una grande testimonianza di umanità e serietà. E poi la bellezza. Ma Bocelli non la conosce.

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