L’estate nei campi sui beni confiscati alle mafie: “Il dovere della testimonianza”
E’ terminata l’esperienza dei giovani valdarnesi nei campi organizzati sui beni confiscati alle mafie. Cinque giorni importanti, nel corso dei quali si è vissuta un’esperienza bella e diversa da tutte le altre. Sono tornati sabato 26, in tarda serata, i 23 ragazzi che hanno partecipato ai campi organizzati da Libera – un’associazione che riunisce insieme circa 1600 realtà attive sul territorio italiano e non solo per contrastare attivamente mafie e sfruttamento – sui beni confiscati alla malavita. 11 i comuni che hanno aderito a questo progetto vissuto in Campania, nel casertano, tra Sessa Aurunca e Teano: Bucine, Castelfranco Piandiscò, Cavriglia, Figline Incisa Valdarno, Laterina Pergine Valdarno, Loro Ciuffenna, Reggello, Rignano sull’Arno, Rufina, San Giovanni Valdarno, Terranuova Bracciolini. “In questi casi – affermano gli educatori che hanno accompagnato i ragazzi – la partenza è sempre il momento più difficile perché i ragazzi non si conoscono e sono costretti ad adeguarsi a molte cose nuove come impone la vita in un campo di questo genere, con persone nuove, con pochi comfort.
Paradossalmente però è stato il doversi adattare, il rinunciare a tante cose, il vivere sempre insieme che ci ha permesso di diventare una piccola famiglia.
Alla fine del campo tutti hanno detto che è stata davvero una bella esperienza e “mi sento in dovere di tornare a casa, raccontare quello che ho fatto e conoscere cosa succede nel mio territorio“.
I ragazzi sono stati formidabili, perché in poco tempo sono riusciti a entrare veramente nello spirito dell’impegno e della condivisione.
Dalle parole che abbiamo raccolto alla fine emerge la voglia di integrare questa esperienza nella proprio vita e nella propria realtà.
Una ragazza ha detto che “il lavoro mi permetteva alla fine della giornata di poter pensare di aver fatto la differenza, di sentirmi utile“.
In un mondo dove si tende sempre di più a sentirsi piccoli, minuscoli e insignificanti un luogo e una esperienza che ti permetta di riscoprire l’importanza dei piccoli gesti, è una occasione magnifica di formarsi come persone che invece questo mondo proveranno a cambiarlo”.
I ragazzi di ritroveranno nei prossimi giorni con le due compagnie teatrali “Associazione Masaccio” e “Compagnia dell’Orsa” per cercare di elaborare ciò che hanno vissuto in questi giorni per arrivare a una restituzione finale.
L’idea è di coinvolgere anche i responsabili delle due cooperative di Sesso Aurunca e di Teano che li hanno ospitati nei momenti di restituzione finale.
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