La Cisl chiede lumi sull’hospice. Russo: “A quando le risorse promesse?”
Ha quindi molto colpito lo scalpore che ad un richiamo fatto da un medico, pur in pensione, che ne ha seguito la “nascita” e i primi passi mettendo la propria professionalità e umanità al servizio di tanti concittadini che ne hanno testimoniato il valore, ci siano state risposte forse eccessivamente brusche o quantomeno stupite: avere risposte su tempi, forme di finanziamento e impiego delle risorse non sono orpelli, sono legittime forme di trasparenza che anche la CISL ritiene fondamentali.
“Pur non condividendo la scelta iniziale di spostare l’hospice dal luogo che era stato scelto con attenzione – ricorda la segretaria generale della CISL di Arezzo Silvia Russo – riconoscendo di non avere tutte le informazioni di cui disponeva la ASL, abbiamo atteso una soluzione che ha tardato a definirsi, mettendo in crisi tante famiglie nel periodo della pandemia: il passaggio per i locali di Koiné e soprattutto per quelli della clinica San Giuseppe è stato complicatissimo e non risolutivo per le famiglie e i loro cari che ne avevano bisogno.
Ricordiamo a tutti che l’ultimo spostamento presso l’Istituto di Agazzi è stato davvero difficile e è di certo molto oneroso per la nostra ASL che deve pagare una cifra molto alta per utilizzare i locali in affitto impiegando i propri medici e infermieri in un luogo sicuramente idoneo, ma non “pensato e costruito” per la finalità che è ben definita dalle norme regionali.
Gli impegni dei nostri consiglieri regionali, della ASL e del comune di Arezzo ce li ricordiamo e siamo certi che saranno onorati, conoscere le modalità è il giusto riscontro da avere, visto che negli incontri interlocutori passati non era ancora chiaro come e quando sarebbe arrivato il finanziamento.
I soldi che spendiamo nell’affitto dell’hospice sono risorse di tutti – precisa con forza Silvia Russo – che potrebbero essere impiegate in altre priorità sanitarie ben visibili, quindi è utile illustrare pubblicamente se sono stati fatti tutti i passi necessari affinché arrivino le risorse promesse: non si tratta di questioni tecniche che riguardano uffici e burocrazia, si tratta di scelte politiche che vanno trasformate in atti concreti; darne conto è un buon viatico di trasparenza!”