La Lira di Bibbiena arriva in Senato
Lunedì 6 maggio il progetto “La lira di Bibbiena” è stato presentato in Senato come uno dei progetti migliori per l’aiuto all’economia locale e alle famiglie.
A dirlo è stata la stessa Senatrice Fdi Simona Petrucci che ha voluto presentare il Senato questa iniziativa in una conferenza stampa ufficiale che è stata trasmessa anche dalla tv interna.
La Senatrice ha commentato: “Si tratta di un progetto bellissimo che abbiamo sposato fin dall’inizio, perché mette insieme cultura, tradizione, sociale e territori che sono stati per anni abbandonati, con l’esodo dai piccoli paesi verso le grandi città. Questo progetto mette al centro i cittadini e finalmente li fa rinnamorare del loro territorio, delle loro origini. Una bellissima iniziativa che spero possa essere replicata in altre realtà anche più grandi”.
“La lira di Bibbiena“, la moneta digitale introdotta dal comune di Bibbiena per sostenere le famiglie bisognose e il commercio di prossimità, è stata protagonista di una conferenza stampa che si è tenuta presso la Sala Caduti di Nassirya a Palazzo Madama, anche alla presenza dei senatori Bartolomeo Amidei, membro della Commissione Commercio e al Senatore Antonio Iannone membro della Commissione Cultura.
La moneta viene erogata alle famiglie con basso reddito e può essere spesa solo nel commercio di prossimità, incoraggiando così uno sviluppo sostenibile del commercio locale, del territorio e delle sue tradizioni.
Sono state 250 le famiglie che hanno partecipato all’ultimo bando La Lira di Bibbiena, 250 nuclei familiari ai quali sono andati i fondi messi a disposizione dal progetto, mentre i negozi del territorio che hanno aderito sono stati 40.
Per il terzo anno consecutivo la Lira di Bibbiena – nata da una simpatica provocazione per continuare ad acquistare nei piccoli negozi anche in epoca Euro – è diventato un percorso di sostegno attivo al commercio al dettaglio e alle famiglie più fragili.
Ma questa moneta è anche una conquista in termini di servizi digitali al cittadino:
agli esercenti è stata, infatti, fornita una App con cui, tramite smartphone, scansionano il buono. Gli incassi vengono rendicontati al Comune che a fine mese provvede al pagamento.
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