Le sponde del torrente Chiassa tornano accessibili: tre comunità riunite sul fiume ritrovato
C’è chi ricorda la mamma che ci faceva il bucato. Chi pensa al primo bagno con gli amici. Chi, quando le acque erano abbondantemente popolate da trote, barbi tiberini e poco oltre anche da anguille, ha imparato a pescare. Chi ha tirato su, con materiale di fortuna, capanne e fortini per simulare atmosfere Far West con i compagni di gioco. E ancora chi ha vissuto momenti romantici con la prima fidanzata.
La “piscina naturale” creata dalla Chiusa sul torrente Chiassa una volta era il fulcro della vita sociale per gli abitanti di periferia che vivono nelle frazioni di Tregozzano, Giovi e Chiassa: tre piccoli centri divisi e uniti al tempo stesso dal fiume.
Poi, la vegetazione ha progressivamente colonizzato le sponde e allontanato le tre comunità che, dopo l’intervento di manutenzione ordinaria eseguito dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, si sono ritrovate.
Un’emozione ben riassunta dal saluto con cui sono stati accolti gli abitanti di Giovi che, per raggiungere Tregozzano, dalla sponda opposta hanno guadato il fiume, camminando sui sassi. A riceverli l’applauso degli abitanti della frazione ospite, a cui si erano già uniti i residenti di Chiassa, l’altro paese affacciato sul corso d’acqua.
Un centinaio di persone, ieri sera, hanno partecipato all’inaugurazione dell’intervento che ha permesso la riscoperta del fiume, da tempo irraggiungibile perchè colonizzato da rovi e infestanti: una grande festa, la prima organizzata dai circoli delle tre frazioni dopo il lockdown e la prima con accesso regolato da green pass.
“Il compito del Consorzio è questo: programmare e realizzare interventi di manutenzione per mitigare il rischio idraulico, che contribuiscono anche a migliorare la fruibilità dei corsi d’acqua, restituendo ai cittadini spazi di vita importanti. Non solo. Un fiume sottoposto a manutenzione, è, inevitabilmente, un fiume più curato, che resta anche più pulito, perché direttamente o indirettamente incentiva i cittadini a comportamenti più corretti”, spiega il Direttore del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno Francesco Lisi, al taglio del nastro.
“La sfida dell’argine con cui, dopo la passeggiata e la cena itinerante, si è chiusa la serata di festa – aggiunge Enrico Orlandini del circolo L’Incontro di Tregozzano – è stata una modo simpatico per sottolineare, pur in un clima di sana competizione, la collaborazione tra i nostri territori. Insieme lavoreremo per mantenere pulito e in ordine il Chiassa, al centro del progetto “Scuola sul fiume”, a cui stanno lavorando i ragazzi delle tre frazioni, uno dei progetti che intendiamo valorizzare e promuovere attraverso Abbraccio d’Arno, il contratto di fiume promosso dal Consorzio di Bonifica sull’Arno e sui suoi affluenti, a cui i circoli delle frazioni hanno deciso di aderire”.