Marcia per la pace, il Vescovo: “Molti giovani, bel segnale”. Tanti: “56 conflitti nel mondo, un dovere la mobilitazione”. Romizi: “Da Arezzo segnale importante”
Si è svolta sabato scorso ad Arezzo la Marcia della Pace: da piazza San Jacopo il corteo contro ogni forma di guerra e violenza si è snodato per Corso Italia, breve sosta in Piazza Grande, per giungere fino in Pazza della Libertà. L’iniziativa, promossa dalla Rete Aretina Pace e Disarmo, ha visto il coinvolgimento di associazioni, movimenti e società civile. Presente anche il Vescovo di Arezzo, Cortona e Sansepolcro, Mons. Andrea Migliavacca: “Vogliamo pace, disarmo, dialogo, fraternità. E’ bello vedere tanti giovani, un bellissimo segnale“. Lucia Tanti. “56 conflitti in tutto il mondo, uomini e donne liberi vogliono costruire la pace“. Roberto Del Gamba, ANPI Arezzzo. “Riaffermiamo che la nostra Costituzione non prevede il ricorso alle armi per la risoluzione dei conflitti“. Francesco Romizi: “Deriva terribile, è importante riaffermare i valori di pace, fratellanza, vicinanza”.
Anche la Misericordia di Arezzo vi ha preso parte con un proprio equipaggio di tre soccorritori, tra cui un autista d’emergenza e un soccorritore di livello avanzato nonché naturalmente l’ambulanza di soccorso, per la necessaria, consueta opera di sorveglianza sanitaria e prevenzione rischi, dato il consistente numero dei partecipanti riunitisi tutti assieme per compiere il significativo mini-pellegrinaggio.
Una partecipazione importante, quella della Misericordia, che oltre a svolgere i normali compiti di assistenza sanitaria ha potuto anche in questo modo testimoniare la propria naturale condivisione dei valori motivazionali alla base della marcia.