Memoria, la speranza arriva dalla scienziata aretina Susanna Rosi

Si chiama Isrib il farmaco rivoluzionario su cui sono concentrati gli sforzi del gruppo di ricercatori. Il composto sarebbe in grado di far retrocedere in pochi giorni il declino cognitivo, ripristinare la funzione della memoria mesi dopo una lesione cerebrale traumatica e invertire i disturbi cognitivi nella sindrome di Down. In uno studio pubblicato ad inizio dicembre sulla rivista ad accesso libero eLife, gli scenziati hanno spiegato un ulteriore risultato incoraggiante dei loro esperimenti: Isrib ha portato ad un rapido ripristino delle capacità cognitive giovanili nei topi anziani. Una regressione del decadimento accompagnata da un ringiovanimento del cervello e delle cellule immunitarie, che potrebbe aiutare a spiegare i miglioramenti nella funzione cerebrale.
“Gli effetti estremamente rapidi di Isrib mostrano per la prima volta che una componente significativa del declino cognitivo legato all’età può essere causata da una sorta di ‘blocco’ fisiologico reversibile, non da una degradazione permanente“, dichiara Rosi, professoressa nei dipartimenti di Chirurgia neurologica e di Scienze della Terapia Fisica e della Riabilitazione a capo del team di ricerca.