Mezzo secolo di ordinazione presbiterale, la diocesi in festa per il vescovo Riccardo
Un momento di festa per lodare e ringraziare il Signore che ha chiamato il vescovo Riccardo al ministero sacerdotale e che gli ha conservato lungo questi cinquant’anni il desiderio e l’entusiasmo di non risparmiarsi nel lavoro per il Signore, per la Chiesa e per il popolo di Dio, come recita il suo motto episcopale.
La celebrazione eucaristica odierna sarà trasmessa in diretta in tutto il territorio toscano da Tsd, l’emittente diocesana, nel canale 85 e anche in streaming all’indirizzo www.tsdtv.it/live, e la ricorrenza sarà celebrata con uno speciale fascicolo allegato al prossimo numero del settimanale Toscana Oggi.
Nato a Forte dei Marmi il 20 gennaio 1947, monsignor Riccardo Fontana è ordinato presbitero il 2 luglio 1972 a Pisa dall’arcivescovo Benvenuto Matteucci. Già allievo dell’Almo Collegio Capranica di Roma, dopo l’ordinazione presbiterale è nominato vicario parrocchiale della chiesa romana del Preziosissimo Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo e chiamato a insegnare religione in alcuni licei di Roma.
Completata la formazione alla Pontificia Università Lateranense, entra nel servizio diplomatico della Santa Sede, dapprima come addetto e poi come segretario della Nunziatura apostolica in Indonesia; nel 1981 torna a Roma, presso il Consiglio per gli Affari Pubblici della Chiesa e collabora nella Segreteria dell’allora arcivescovo (poi cardinale) Achille Silvestrini. Successivamente, è responsabile in Segreteria di Stato per l’area del Sud-Est asiatico, l’Australia e l’Oceania. Per quattro anni è capo della segreteria del cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato vaticano dal 1991 al 2006 e scomparso a maggio di quest’anno all’età di 94 anni. Accanto alla diplomazia, don Riccardo prosegue la sua missione nel cuore della capitale, dove diviene rettore della chiesa di Santa Barbara dei Librari, che riapre al culto dopo oltre un secolo di non utilizzo. Qui, insieme a un gruppo di laici, dà vita alla “Comunità di Santa Barbara” per la pastorale giovanile, la catechesi degli adulti, l’animazione del volontariato alla carità e la formazione della comunità cristiana.
Il 16 dicembre 1995 papa san Giovanni Paolo II lo elegge alla sede arcivescovile di Spoleto-Norcia e il 6 gennaio 1996, nella basilica di San Pietro, gli conferisce l’ordinazione episcopale. Un anno dopo essere giunto in diocesi, indice la sua prima visita pastorale, ma il suo episcopato deve ben presto fare i conti con la tragedia del terremoto che funesta, in quel 1997, buona parte dell’Umbria. Nel 2002 avvia il primo sinodo dell’arcidiocesi spoletana-nursina, dopo 63 anni, che si conclude nel 2005. Riapre, dopo venticinque anni, il seminario diocesano e durante il suo ministero ordina 25 nuovi sacerdoti.
Il 16 luglio 2009 papa Benedetto XVI lo nomina vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, con il titolo di arcivescovo ad personam, e il 13 settembre prende possesso della diocesi. Il 25 settembre 2010 sigla un gemellaggio tra il patriarcato latino di Gerusalemme, un patto di amicizia e collaborazione che, di fatto, ha avviato i festeggiamenti del millenario della fondazione della città di Sansepolcro. Il 5 ottobre successivo è nominato membro dell’Assemblea speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi e partecipa ciclicamente negli anni seguenti alla Holy Land Coordination. Il 13 maggio del 2012 accoglie Benedetto XVI in visita pastorale alla diocesi: al Pontefice, che visita la Cattedrale dei Santi Pietro e Donato, l’Arcivescovo mostra il nuovo presbiterio con le opere scultoree del maestro Giuliano Vangi, al termine dei lavori di adeguamento liturgico conclusi qualche settimana prima.
Nel 2017 prende il via il sinodo diocesano della diocesi che chiama i laici ad essere protagonisti della vita della Chiesa, attraverso corresponsabilità e missionarietà, e invita laici e sacerdoti a difendere i più deboli, la dignità della persona e a rendere presente la voce dei cristiani nel contesto sociale e politico del territorio. Il sinodo si conclude nel febbraio del 2019 e mons. Riccardo Fontana, dopo averne promulgato gli atti, avvia la seconda Visita pastorale che, dopo la sospensione dovuta alla pandemia, si sta svolgendo in ogni Vicariato Foraneo con speciale attenzione alle Unità Pastorali.