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lunedì | 23-12-2024

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Missioni di pace, la Giornata del ricordo dei caduti ad Arezzo

Alla celebrazione hanno preso parte il Prefetto Maddalena De Luca, il Sindaco Alessandro Ghinelli, il Presidente della Provincia Silvia Chiassai, il comandante Provinciale dei carabinieri, Col. Vincenzo Franzese, i vertici provinciali delle forze di polizia nonché le rappresentanze dell’Associazione Nazionale Carabinieri e del Lions Club Mecenate di Arezzo alla cui iniziativa si deve, in collaborazione con Comune e Provincia, la realizzazione nel 2007 dell’opera tributo ai Caduti di Nassiriya, realizzata dal maestro Alessandro Marrone e collocata tra via Petrarca e via Fra Guittone.

Sulle note del silenzio d’ordinanza, le Autorità hanno deposto una corona di alloro alla stele eretta a tributo dei caduti, militari e civili, nell’attentato del 12 novembre 2003 alla base Maestrale, sede operativa della Multinational Specialized Unit presidiata dai carabinieri. In quello che fu il più grave attacco subito dalle forze armate italiane dalla fine del Secondo conflitto mondiale locale – ricordiamo – due uomini a bordo di un’autocisterna fecero esplodere una bomba che spezzò le vite di 28 persone, 9 iracheni e 19 italiani: 12 carabinieri, 5 militari dell’Esercito e due civili.

Parallelamente – ed in sinergia con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Arezzo – i Carabinieri sono tornati tra i “banchi” di scuola proprio in occasione dell’odierna commemorazione dei caduti di Nassiriya: d’intesa con il Rettore del Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II di Arezzo, ieri mattina si è svolto un incontro con gli studenti di due classi delle scuole medie di quell’Istituto, che questa mattina hanno poi partecipato alla breve cerimonia. L’iniziativa, che si inserisce nei consueti incontri per la formazione della cultura della legalità, che hanno sempre riscosso negli anni ampio consenso da parte dei ragazzi e delle insegnanti e che rappresentano la giusta collaborazione tra Istituzioni pubbliche, è stata riproposta, in ossequio a quanto disposto dalle vigenti normative anti diffusione del virus Covid-19, per la specifica ricorrenza del 12 novembre.

Questa mattina ai ragazzi è stato ricordato il significato di quella data e di quel monumento cittadino che ricorda l’anno, il giorno e l’ora in cui la guerra è tornata inaspettata nelle case degli italiani ed il momento in cui il nome di una città nel cuore dell’Iraq si è legata per sempre alla morte di 12 Carabinieri. 5 militari dell’esercito, un cooperatore internazionale ed un regista, vittime di un attentato che uccise anche 9 cittadini iracheni e provocò più di 50 feriti.

È stato in particolare sviscerato il motivo della presenza dei militari all’estero, in quel contesto post bellico, finalizzato a contribuire alla rinascita dell’Iraq, favorendo la sicurezza del popolo iracheno e lo sviluppo della nazione attraverso un’operazione militare con finalità di peacekeeping (mantenimento della pace).

Gli alunni delle classi seconda e terza hanno avuto la possibilità di interfacciarsi direttamente con i militari dell’Arma in servizio, confrontandosi attivamente sul significato di ricordare il sacrificio di tanti uomini e donne. Durante l’incontro si è anche avuto modo di affrontare altri temi che sono spaziati dai concetti generali di legalità, senso civico e del rispetto reciproco ad argomenti più mirati e specifici quale il la struttura ed i compiti dell’Arma di Carabinieri.

Gli addetti ai lavori, alla presenza dei rispettivi docenti della classe interessata, hanno cercato di focalizzare l’attenzione dei ragazzi sul perché ricordare la perdita di queste vite umane. I ragazzi hanno seguito l’esposizione con elevata ed attenta partecipazione proponendo domande ed interventi molto interessanti.

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