Monte San Savino, la nuova casa del Mercatino delle Pulci. Arezzo, occasione perduta

Poi sono subentrati problemi tra l’organizzazione del Mercatino e il Comune di Arezzo, complicazioni e incomprensioni che hanno portato alla rottura insanabile fra le parti. Un evento che aveva riscosso così tanto successo non poteva chiudere i battenti, così a grande richiesta si è trasferito lungo i suggestivi vicoli di Monte San Savino. Ieri si è svolta la seconda edizione. Con le sue finalità sociali e culturali è sostanzialmente un evento dedicato al riciclo e il riuso, uno svuota soffitte rivolto a tutti i privati cittadini e agli hobbisti che vendono le opere del proprio ingegno. Il Mercatino delle Pulci è stato soprattutto pensato come un momento di partecipazione e inclusione interculturale e come promozione del consumo intelligente e dell’antispreco.

Tra le tantissime bancarelle anche quella dell’associazione L’Arca di Monte San Savino con i lavori dei ragazzi del centro comunale, oggetti tutti realizzati a mano con materiale di riciclo, come sassi, legno e ferro, senza dimenticarsi dei quadri che hanno sempre riscosso grande apprezzamento.

Il Mercatino delle Pulci è stato accolto dal comune di Monte San Savino con entusiasmo, come ci conferma l’assessore Erika Rampini: “Appresa la notizia dei problemi tra il comune di Arezzo e l’organizzazione dell’evento coordinato da Silvia Ciarpaglini ci siamo subito attivati, la Pro Loco di Monte San Savino era da tempo alla ricerca di una iniziativa che promuovesse il nostro centro storico. Ho preso rapidamente contatto con Silvia e l’ho fatta incontrare con la Pro Loco, posso dire senza alcun dubbio che si è trattato di amore a prima vista, abbiamo immediatamente compreso che esistevano tutti i presupposti per fare un percorso insieme e riscuotere l’apprezzamento delle persone. Ieri è stato un successo di partecipazione e di pubblico, ma sono sicura – prosegue l’assessore Rampini – che questo è solo l’inizio, il Mercatino delle Pulci è destinato a crescere”.

Viene da chiedersi perché una città come Arezzo si sia fatta sfuggire un evento che aveva riscosso il gradimento del pubblico. Silvia Ciarpaglini l’organizzatrice del Mercatino si dichiara strafelice di aver trovato accoglienza e collaborazione a Monte San Savino: “Da Arezzo siamo dovuti venire via, non c’era il sostegno necessario da parte della Giunta comunale, inoltre eravamo osteggiati dalle varie categorie che rappresentano i commercianti aretini. Ho tentato a più riprese di coinvolgerli, di aprire un dialogo, purtroppo mi sono trovata di fronte ad un muro di gomma. Dispiace che non abbiano compreso l’importanza di questa iniziativa”. Tanta amarezza nel dover constatare che ad Arezzo le iniziative interessanti, nate con l’intento di rendere più viva e attiva la città, vengono ostacolate per semplici interessi di bottega, classico atteggiamento di chi non riesce a vedere oltre il proprio naso.

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