Movida in piazza della Badia, Fei: “Serve pugno duro, ma tutelare lavoratori onesti”
“Le scene di ordinaria follia che, ormai da troppo tempo, si stanno verificando in piazza della Badia sono intollerabili, una ferita al decoro della città e alla dignità di quanti vivono e lavorano onestamente in quell’area. Per questo, chiediamo che sia usato il pugno duro, anzi durissimo, per gli autori degli atti vandalici ai quali abbiamo assistito anche nell’ultimo fine settimana. E ci vuole il pugno duro anche per quanti dovessero favorirli, fossero anche quegli operatori dei locali che non rispettano le regole, per esempio servendo alcolici a minorenni o a persone già in evidente stato di ebbrezza”.
“Ma – precisa – sarebbe un errore punire allo stesso modo, insieme ai colpevoli reali, anche gli imprenditori corretti, quelli che lavorano onestamente rispettando ogni normativa e che hanno tutto da guadagnare nel ripristino di ordine e sicurezza nella piazza. Per cui, diciamo sì a presidio della piazza, controlli, sanzioni anche molto pesanti laddove occorressero, ma siamo contrari a provvedimenti restrittivi che penalizzino tutti indistintamente. Ricorrere, per esempio, alla chiusura coatta dei locali della piazza ci pare la strada meno democratica e giusta da percorrere. Sarebbe come buttare via il bambino con l’acqua sporca. E chi fa impresa onestamente non si merita di essere punito, soprattutto in un momento come questo in cui è già così difficile restare a galla, tra effetti della pandemia, crisi dei consumi e costi fissi alle stelle”.
“La presenza di bar, negozi, ristoranti, botteghe qualifica i quartieri e rappresenta anzi un presidio indispensabile del territorio e un argine importante contro il degrado di ogni genere. Se il degrado c’è, dobbiamo metterci a indagarne le radici con obiettività ma senza pregiudizi e senza per forza dover cercare un capro espiatorio nel gioco del tutti contro tutti”.