“Ricordando si impara”: il laboratorio di scrittura della 3° H dell’I.C. Cesalpino
“Abbiamo tutti le nostre macchine del tempo. Alcune ci riportano indietro, e si chiamano ricordi. Alcune ci portano avanti, e si chiamano sogni” ricorda l’attore inglese Jeremy Irons.
“Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco” recita invece un antico proverbio cinese.
In altre parole, solo attraverso il fare, l’operare, le azioni, la creazione manuale, è possibile imparare; dove l’imparare non sia solo memorizzare, ma anche e soprattutto comprendere.
“Ricordando si impara” è il titolo del bellissimo progetto triennale di scrittura autobiografica condotto dalla 3° sez. H dell’I.C. Cesalpino di Arezzo, ideato dalla prof.ssa Maria Rosa Marchi con il coordinamento della prof.ssa Maria Grazia Mura, conclusosi questa mattina con la consegna di un originale e intimo libro alla Dirigente Scolastica Sandra Guidelli.
“Abbi cura dei tuoi ricordi perché non puoi viverli di nuovo” canta Bob Dylan, che probabilmente molti dei giovani studenti della 3° H ancora nono conoscono.
Studenti che hanno partecipato con interesse ed entusiasmo ad un laboratorio di scrittura stimolante e gratificante facendo proprio la frase dello scrittore francese Gustave Flaubert “l’arte di scrivere è l’arte di scoprire ciò in cui si crede”.
È proprio vero che la memoria di ogni uomo è la sua letteratura privata.
I bravissimi studenti della 3° H dell’I.C. Cesalpino hanno scritto unendo una parola all’altra con la speranza di unire una emozione all’altra.
Non c’è nulla di sorprendente come la vita, tranne lo scrivere della vita.
Mettere ordine nei ricordi ponendo attenzione ad ogni frase scritta e cercando ogni volta di rispondere a quattro domande imprescindibili.
Che cosa sto cercando di dire?
Con quali parole posso esprimerlo?
Quali immagini o espressioni lo renderanno più chiaro?
L’immagine che sto per utilizzare è abbastanza attuale per suscitare l’effetto desiderato?
Come bravi scrittori che amano toccare la vita e non sfiorarla con mano sfuggevole, i ragazzi della 3° H hanno scritto pensieri, aforismi, brevi riflessioni creando un bellissimo libro dei ricordi proiettato nel futuro.
Un libro scritto a mano.
Un libro confezionato a mano frutto di fantasia ed immaginazione.
Un libro per mettere a nudo i propri cuori raccontando con sincerità i loro mondi, tutti unici e meravigliosi.
Perché la “meglio Gioventù” esiste eccome.
Scrivere è un’attività complessa.
È insieme cercare l’immaginario e voler comunicare.
Scrivere significata essere autentici.
Ma scrivere è anche trascrivere.
Trascrivere storie, ricordi, cose di cui la vita ci ha reso partecipi.
Luci, ombre, paesaggi, momenti di felicità.
Il libro che la 3° H ha regalato alla Preside dell’I.C. Cesalpino è tutto questo.
Un libro semplice e comprensibile, quasi magico perché ad ogni pagina c’è una specie di sensazione miracolosa che altre le parole in realtà siano lì, scritte con inchiostro invisibile e che chiedano a gran voce di diventare visibili.
“Molti oggi parlano dei giovani, ma non molti parlano ai giovani – ricorda la Dirigente Scolastica Sandra Guidelli – il bellissimo laboratorio di scrittura conclusosi oggi dimostra che i nostri ragazzi sono pieni di idee e passioni e che l’incontro con professori entusiasti e competenti come le professoresse Marchi e Mura, conferma che la giovinezza è felice quando ha la capacità di vedere la bellezza”.
In fondo non tutti i supereroi hanno mantelli, alcuni hanno semplicemente gradi di insegnamento.