Thevenin, dall’Ordine di Malta un messaggio di pace e fratellanza
Si è rinnovata anche l’antica tradizione, istaurata dalle Suore del Thevenin, di portare, per la Domenica delle Palme, un ramoscello di ulivo benedetto in ogni stanza dell’Istituzione. Da quest’anno le Suore vincenziane, dopo 163 anni, non sono più presenti nella nostra Città, ma la tradizione è stata mantenuta grazie ai membri e ai volontari dell’Ordine di Malta che hanno voluto potenziare ulteriormente il messaggio di pace, di fratellanza e di difesa della vita, Per questo, oltre al ramoscello di ulivo, segno universale di pace, hanno offerto a ognuno, un uovo benedetto, simbolo della vita, perché dal suo interno può nascere un essere vivente.
L’Ordine di Malta era rappresentato da quattro membri: Monsignor Giovacchino Dallara, Cappellano della Sezione di Arezzo, la Dama, professoressa Maria Cristina Gallorini Farnetani, il Cavaliere, dottor Giuseppe Vescovo, responsabile della Sezione di Arezzo e il pediatra, professor Italo Farnetani, Cavaliere e storico del Thevenin. Presentii i due volontari dell’Ordine di Malta, Claudio Peruzzi e Osvaldo Sassoli.
La festa è stata resa ancora più gioiosa dalla presenza di due volontarie, esperte di musica e canto, le sorelle Alessandra e Francesca Purpura di Arezzo. che hanno eseguito canzoni a richiesta dei bambini con karaoke. Si tratta di un ulteriore messaggio di pace e di fratellanza perché la musica è l’unico linguaggio universale che tutti comprendono, perciò che unisce i popoli.
“Una serata che di fatto ci ha avvicinato alla Santa Pasqua – afferma Sandro Sarri, Presidente della Fondazione Casa Thevenin – mantenendo una tradizione importante, quella della benedizione delle uova e della frasca di olivo, ringraziamo ancora una volta la Sezione Aretina dell’Ordine di Malta, per essere sempre vicini alla nostra realtà. Buon cibo e buona musica sono un mix vincente anche per le nostre mamme, le nostre ragazze, per questo grazie davvero ai volontari che tanto si danno da fare per Casa Thevenin”.