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martedì | 29-04-2025

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Tsunami coronavirus sulle sagre aretine: ecco chi rinuncia e chi resiste

Quando si pensa alle sagre, vengono subito in mente i profumi, i colori e le sonorità che caratterizzano il piacere che le persone hanno di ritrovarsi, in un luogo solitamente campestre, per celebrare specialità locali e tradizioni culinarie. Questa primavera-estate 2020 scandita dalle fasi del fenomeno COVID-19, ha visto l’annullamento della quasi totalità degli eventi gastronomici sul territorio. Iniziative organizzate da associazioni ed enti che ogni anno investono risorse per finanziare le kermesse con il contributo di volontari e partecipanti di ogni età.

Un’estate senza sagre, o quasi. Emergono i segnali di una lenta ripresa, la voglia di fare e l’entusiasmo da parte di tutte le persone coinvolte nell’organizzare degli eventi gastronomici che nel tempo sono diventati dei veri e propri poli di attrazione turistica e punti di riferimento locali. Buone notizie per Monte San Savino, dove ci sono stati comunicati segnali positivi per il via libera alla tradizionale Sagra della Porchetta:

La 57°esima Sagra della Porchetta programmata dal 10 al 13 settembre, anche se rimareggiata, cercheremo di farla con tutte le nostre forze“, dichiara il presidente della pro loco, Marco Cavallini. “Naturalmente, tutto in sicurezza secondo le varie normative, distanziamento, mascherine e contingentamento. Sarebbe un segnale importantissimo, non solo per i nostri concittadini ma per tutti gli affezionati di questa eccellenza gastronomica che dopo la certificazione nazionale come Sagra di Qualità 2019 ha visto un grande aumento di estimatori. C’è una fortissima voglia di tornare in piazza ed esaudire il desiderio dei savinesi che vogliono riprendere il prima possibile una normalità che, purtroppo, ancora è lontana. La nostra associazione, nonostante tutto, vuole dare ai propri concittadini una sagra da ricordare“.

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Anche Montagnano non vuole a rinunciare alla folkloristica Sagra della Nana di settembre, il consiglio direttivo del Comitato festeggiamenti paesani Sagra della Nana commenta con una nota la possibilità di realizzare l’evento: “La Sagra della Nana ha l’intenzione di mantenere viva la manifestazione, anche in questo anno particolare. Stiamo verificando la possibilità di formule diverse, che ci consentiranno di rispettare tutte le disposizioni dettate da questa emergenza, per la sicurezza di tutti, volontari e partecipanti. Al momento i nostri cuori, in un anno così difficile, non ci permettono di arrenderci e di rinunciare anche alla nostra sagra“.

Restano ad oggi in forse gli eventi previsti ad agosto della Sagra della Bistecca e la Sagra del Fungo porcino a Cortona.

Nulla di fatto ma con l’intento di rifarsi il prossimo anno per la Sagra del Maccherone, che si svolge tradizionalmente a cavallo tra maggio e giugno a Battifolle: “Per la Polisportiva Battifolle non aver potuto fare questa manifestazione è stata una grave perdita, sia dal punto di vista sociale che dal punto di vista economico. Stimiamo la nostra perdita di incasso totale di 40.000 euro circa e di guadagno netto di 25.000 euro, che sarebbero serviti per la sopravvivenza della Polisportiva stessa“, afferma il presidente Giuseppe Del Corto. “In questo anno abbiamo deciso di non fare nessuna sagra, chiederemo quindi alle autorità competenti per il 2021 di poter fare invece di 8 giorni in due settimane di sagra, 12 giorni in 3 settimane, in deroga al regolamento comunale per tutte le sagre che non si sono potute svolgere nel 2020. Il ricavato della Sagra del Maccherone dal 1981 è l’unico riferimento ricreativo e sportivo locale e serve proprio al finanziamento di attività come la scuola calcio, il campionato calcio UISP, le attività ricreative di ballo, ginnastica, campi solari e di beneficenza tra le quali U.I.L.D.M. e per la chiesa parrocchiale di Battifolle“.

Annullate anche ad Alberoro in giugno e luglio la tradizionale Sagra del Cocomero e la Sagra della Tagliata, organizzate dalla pro loco e dalla USD Alberoro: “Nonostante i buoni propositi e la volontà sono saltati ad Alberoro quest’anno sia la Sagra della Tagliata che la Festa del Cocomero. I due attesissimi eventi catalizzavano le serate con ottimo cibo e spettacoli sotto le stelle, molto apprezzati dagli abitanti di tutta la provincia. La loro soppressione causerà un danno economico per le casse dei comitati, che utilizzavano i proventi per beneficenza o per sostenere la locale squadra di calcio. Ci perderemo anche le piacevoli serate in compagnia, ballando e ascoltando della buona musica. Per Alberoro l’unica consolazione quest’anno è stata la vittoria del campionato di calcio di prima categoria e il passaggio in promozione, un successo meritato che il paese festeggerà appena le norme sanitarie lo consentiranno“.

A Pratantico, per la mancata Sagra del Crostino, la pro loco commenta con una nota: “Quest’anno vediamo le conseguenze dei mancati introiti che purtroppo non ci consentono di continuare a migliorare le varie attività che svolgiamo sul territorio di Pratantico, come aiutare delle famiglie bisognose, gli interventi di manutenzione laddove non agisce il Comune. Ma siamo anche dispiaciuti per i nostri fornitori a chilometro zero, i vari gruppi musicali che si esibiscono e consentono a tante persone di ballare e divertirsi. Sicuramente manca la socializzazione, sia tra noi organizzatori e aiutanti che tra i numerosi ‘clienti’. Speriamo di rifarci il prossimo anno, i nostri crostini ci aspettano!“.

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