Università e scuola insieme per combattere omofobia, discriminazione di genere e contro le persone disabili
Il progetto è una call for ideas che vuole sfidare la creatività degli studenti delle quarte e quinte classi del liceo e suscitare riflessioni sul tema della discriminazione, dall’omofobia al disablism – cioè il bullismo o la discriminazione contro le persone disabili -, alla discriminazione di genere. Gli studenti dovranno presentare una proposta di intervento inclusivo sul tema assegnato, che potrà essere un video o un pezzo musicale, una graphic novel, un racconto, un’opera pittorica o altro, che sia frutto della loro creatività.
Le docenti responsabili del progetto, Laura Occhini e Alessandra Romano del Dipartimento di Scienze sociali, politiche e cognitive dell’Ateneo senese, hanno incontrato stamattina i circa cento studenti che, insieme alle loro classi (5A-5C-5I e 4C), hanno aderito al contest, raccogliendo le proposte di almeno dieci progetti fra cortometraggi, podcast, video e racconti sui temi dell’inclusione, della discriminazione e del bullismo.
«Alla base di ogni discriminazione c’è l’ignoranza di un fenomeno – ha detto Lavinia della 5A, in qualità di portavoce di un gruppo che intende lavorare sul pregiudizio nei confronti della malattia mentale – . Chi soffre di un disturbo psicologico si chiude per paura del giudizio, ma quello che invece riduce la discriminazione è il confronto e il permettere a chi ne soffre di parlarne». Alyssia della 4C ha aggiunto: «Credo sia importante la sensibilizzazione, che non è solo cambiare il punto di vista di chi è “contro” qualcosa o qualcuno ma anche il provare a far riflettere chi non si è mai posto il problema della discriminazione». Per Teresa della 5C «è da bambini che inizia il percorso di normalizzazione verso tutte le minoranze o verso tutti i problemi di discriminazione. È da lì che si può iniziare a proporre modelli diversi di pensiero».
I due progetti giudicati più meritevoli dalla giuria riceveranno un attestato durante una premiazione in programma il 17 maggio 2022 presso il campus universitario del Pionta, saranno diffusi sui social e sulla stampa e offriranno lo spunto per una riflessione sociale e una ricerca scientifica.