Violenza sulle donne, i commercialisti: “Occorre un cambiamento profondo e radicale della nostra società”

I comitati Pari Opportunità degli Ordini dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili della Toscana prendono posizione dopo i recenti fatti di cronaca che hanno ricordato, purtroppo, come la piaga della violenza contro le donne non accenni a risolversi. “Dall’inizio dell’anno sono state uccise 105 donne e quasi tutte per mano di familiari o ex compagni – si sottolinea nella nota firmata da tutte le presidentesse dei CPO toscani –  Oltre alle commemorazioni, alle fiaccolate, alle esternazioni di sdegno occorre un cambiamento profondo e radicale della nostra società, il cui cardine deve essere il rispetto per la donna, per le diversità, per la libertà, per la vita; dove la cura condivisa sia il tramite per diffondere valori di rispetto, responsabilità ed empatia; dove l’accesso libero a tutte le professioni senza la limitazione degli stereotipi di genere permetta l’espressione delle competenze e delle peculiarità di ciascuno; dove il raggiungimento di equi salari per tutti sia la liberazione dalla dipendenza economica che costituisce la prima forma e la più subdola violenza di genere – prosegue il comunicato – Tutto questo non è semplice e non può essere immediato, perché richiede il superamento delle barriere che abbiamo inserito nei nostri ruoli, ma è possibile ed è doveroso nei confronti dei nostri figli e delle nostre figlie, lasciando da parte i piccoli egoismi e le false convinzioni. Il raggiungimento di questi obbiettivi deve essere un impegno civico di ciascuno di noi, donne e uomini, affinché non ci siano più vittime o carnefici non ci siano più Giulia o Filippo, ma persone capaci di riconoscersi, amarsi e scegliersi tutti i giorni, non perché costretti dai ruoli, dalle consuetudini, dalle necessità, ma rispettosi della libertà dell’altro e della realizzazione dell’altro”. Il comunicato poi cita le parole della sorella di Giulia, Elena Cecchettin. “Spesso passa il concetto che non tutti gli uomini sono uguali, ed è vero, tutti gli uomini no, però nessun uomo si può definire diverso da coloro che commettono violenza se non fa nulla per cambiare questa società patriarcale, se si gira dall’altra parte quando sente parenti, amici o colleghi che fanno anche un solo accenno di violenza sessista o non si impegna ad educare i propri figli al rispetto“.  I comitati Pari Opportunità della Toscana continuano in tal senso nel loro costante impegno di superamento delle differenze di genere che sono il primo grande ostacolo all’eliminazione della violenza di genere ed intendono esprimere la propria vicinanza e solidarietà ai familiari delle vittime e a tutte le donne che subiscono violenza fisica, ma anche psicologica ed economica.

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