Voglia di vita e libertà. La disabilità raccontata da chi la vive
E’ stata una iniziativa molto partecipata quella che si è svolta presso l’hotel Etrusco di Arezzo giovedì 7 marzo 2024 e promossa da Associazione Autismo Arezzo, Fondazione Riconoscersi, Associazione Crescere e ToscanABILE.
Per la prima volta le quattro associazioni che raggruppano i familiari di persone autistiche e con disabilità intellettiva aretine si sono unite per promuovere un incontro con Davide Faraone Presidente della Fondazione Italiana Autismo e padre di Sara, giovane ragazza autistica.
Oltre 50 persone per ascoltare, riflettere e discutere e confrontarsi sui tanti problemi che affliggono le famiglie e le persone con diversa abilità autistica.
“E’ stata l’occasione per affrontare davvero senza filtri di istituzioni o sistemi sanitari, la vita dei nostri figli, dichiarano le associazioni promotrici dell’incontro.
Si fanno leggi, normative, festival, dibattiti, incontri senza coinvolgere i diretti interessati: le persone autistiche e le loro famiglie. Con questo appuntamento abbiamo anche dato inizio ad un percorso condiviso tra di noi che mira a superare la frammentazione nella quale le associazioni che si occupano di diritti e vita degli autistici sono.
La nostra voce, per quanto ci impegniamo costantemente, rimane spesso inascoltata. Unire le forze non è semplice ma inevitabile ed è l’unica strada.
Ringraziamo l’Associazione I Vivaci che ci ha permesso di ospitare Davide Faraone che è una delle persone più preparate e passionali in Italia sui temi della disabilità, ed anche in questa occasione ha dimostrato tutte queste sue peculiarità. Da questo incontro è emersa forte e chiara la necessità di un cambio profondo di mentalità e di approccio verso la vita delle persone con diversa abilità.
Vanno ascoltate e sostenute nelle loro aspirazioni applicando senza indugi quello che le Leggi indicano e soprattutto il progetto individuale di vita, vera chiave di svolta per tutti.
Chiediamo con forza alla popolazione – anche a chi non ha figli autistici – di aiutarci a far sentire la nostra voce, perché a famiglie già provate da esperienze molto dure come le nostre non può e non deve essere richiesto di sprecare energie anche nelle continue lotte contro un sistema che si rifiuta di sopperire ai reali bisogni delle persone con autismo.
Abbiamo la necessità di costruire insieme ai nostri figli un futuro in una comunità accogliente.”
Appuntamento ad aprile per il Mese Blu 2024