Marchionne, situazione irreversibile. Rossi sommerso dalle critiche sui social, Mugnai “stomacato”

“Nel rispetto della persona, non si deve dimenticare la residenza in Svizzera per pagare meno tasse, il Progetto Italia subito negato, il baricentro aziendale che si sposta in Usa, la sede legale di FCA in Olanda e quella fiscale a Londra. Infine, un certo autoritarismo in fabbrica per piegare lavoratori e sindacati; e gli occupati che sono passati dai 120000 del 2000 ai 29000 di oggi.
Marchionne era un manager capace, soprattutto per gli azionisti, ma certo poco o per niente attento alla storia e agli interessi industriali del Paese, il quale, d’altra parte, ha avuto una politica debole, priva di strategie industriali, che sostanzialmente ha lasciato fare.
In questo momento di dolore, non si deve però dimenticare la complessità e gli errori che sono stati commessi in questi anni e che alla fine sono stati pagati dai lavoratori e dai giovani in cerca di occupazione.
Mantenere una visione critica è la condizione indispensabile per provare a fare meglio”.

Tra i più critici, immediata la replica, sempre via social network, del valdarnese Stefano Mugnai, Deputato e coordinatore regionale di Forza Italia 

“Sono definitivamente stomacato da chi non si ferma neanche di fronte alla malattia per cercare, inutilmente fra l’altro, di lucrare un voto o di ricostruirsi un’identità politica. Penso ad esempio al post fb che il Presidente, sempre più pro tempore, della Regione Toscana Enrico Rossi ha pubblicato sulla vicenda umana di Sergio Marchionne. Ogni scusa è buona per una sinistra alla sbando per ricercare affannosamente un’identità perduta attaccandosi a schemi vecchi e superati. Rossi crede di risvegliare il consenso ormai perduto attaccando un grande manager mentre sta lottando in un letto di ospedale facendo leva sull’equazione imprenditore uguale padrone. Senza capire che di fronte alla malattia ci sono delle persone e basta. Non un politico, un manager, o un operaio, ma un uomo o una donna che lotta insieme ai priori cari. E il dolore e la malattia meritano rispetto. Sempre. Un post indegno, patetico, come certi commenti. L’esatto opposto di quello che ha postato Matteo Renzi. Due agli antipodi, parrebbe. Ma tanta è la paura di perdere ancora che questi due continueranno a (non) governare insieme la Toscana fino al 2020. Ma tanto il 2020 arriverà lo stesso!”

 

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