Stop all’ora di religione, ricalcolo dell’8×1000 e Imu per la Chiesa: Mugnai e D’Ettore sulla mozione laica

“La difesa dell’ora di religione, oltre al valore educativo della previsione, ribadisce le nostre origini e radici culturali. Rappresenta un elemento coerente alla formazione scolastica italiana. L’insegnamento della religione, infatti, oggi non si configura come un insegnamento religioso catechistico, bensì come uno strumento adatto a interpretare il nostro patrimonio storico al pari delle altre discipline”. Così, in una nota, i deputati di Forza Italia Stefano Mugnai, vicepresidente del gruppo alla Camera e Maurizio D’Ettore.
“La Corte Costituzionale, chiamata a decidere una seconda volta della legittimità costituzionale dell’art, 9, comma 2, della legge 25 marzo 1985, n. 121 e del punto 5 lettera b), comma 2 del relativo protocollo addizionale, ha anzitutto precisato – aggiungono – che resta ferma la ratio della precedente sentenza n. 203 del 1989 «nel senso che l’insegnamento della religione cattolica, compreso tra gli altri insegnamenti del piano didattico, con pari dignità culturale, come previsto nella normativa di fonte pattizia, non è causa di discriminazione e non contrasta – essendone anzi una manifestazione – col principio supremo di laicità dello Stato» e ha concluso affermando, sulla base di tale considerazione, che «quanto alla collocazione dell’insegnamento nell’ordinario orario delle lezioni. nessuna violazione dell art. 2 della Costituzione è ravvisabile»”.
“Oggi, chi sceglie di non avvalersi dell’ora di religione – aggiungono – ha la possibilità di frequentare un insegnamento alternativo alla religione cattolica oppure, come stabilito dalla Corte Costituzionale con sentenza n. 203, di allontanarsi da scuola. La mozione presentata al Senato da alcune forze politiche con cui si vuole sopprimere questa ora di insegnamento è, pertanto, priva di fondamento, anche sul piano giuridico. Forza Italia, anche alla Camera, contrasterà ogni irragionevole ed illegittimo tentativo di abolire l’ora di religione cattolica”, concludono i deputati azzurri.

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