Anghiari, abuso edilizio: strada sequestrata nella piana della battaglia

Ieri i Carabinieri Forestali di Sansepolcro coadiuvati dal pool ambiente della procura di Arezzo, su disposizione del pm Angela Masiello della Procura della Repubblica di Arezzo, hanno sequestrato la strada nel centro tiberino, per “realizzazione di infrastruttura stradale senza permesso di costruire, assenza  dell’autorizzazione paesaggistica, nonché smaltimento illecito di rifiuti speciali”. L’opera “non rientrava nel progetto di cava e conseguentemente nell’autorizzazione rilasciata dal comune di Anghiari a seguito di conferenza dei servizi, nonostante la stessa avesse una lunghezza di oltre 400 metri, larghezza 6 metri peraltro pavimentata in cemento”. Nel provvedimento di sequestro, il Tribunale di Arezzo rileva che “dall’annotazione dei Carabinieri e dai rilievi fotografici prodotti emergono plurimi elementi che lasciano ragionevolmente propendere per il carattere non provvisorio della strada che quindi insistendo su zona sottoposta a vincolo paesaggistico avrebbe potuto essere realizzata solo previa concessione del permesso di costruire e dell’autorizzazione paesaggistica; le caratteristiche strutturali della strada di dimensioni notevoli e realizzata con materiali durevoli unitamente al fatto che la stessa  non appare destinata ad assolvere una funzione specifica ed interinale  bensì sembra ragionevolmente destinata a servire l’attività di coltivazione della cava per la sua intera durata , consentono di escludere, il carattere provvisorio della carreggiata; infine – conclude il collegio – sembra anche doversi escludere  che la realizzazione di una strada di cui si tratta sia stata oggetto di permesso di costruire così come di autorizzazione paesaggistica da parte dell’autorità amministrativa; tali atti autorizzativi, infatti, non sono a disposizione del Tribunale  ne la loro esistenza può essere anche solo indirettamente desunta dagli altri documenti presenti nel fascicolo, anzi, in senso contrario rispetto all’esistenza di tali atti amministrativi si pone, per quanto riguarda il permesso di costruire la circostanza che tra i progetti consegnati al Comune da parte della società esecutrice  non vi è anche quello relativo alla strada in oggetto la cui costruzione, quindi, difficilmente può essere stata autorizzata e per quanto riguarda l‘autorizzazione paesaggistica il fatto che il parere reso dalla Soprintendenza espressamente si stabilisce che l’attuale viabilità non venga modificata sia nella sezione che nella finitura superficiale”.

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