Attenti al lupo, ad Arezzo nasce un comitato: “3.500 esemplari, 18 mila casi di predazione”
L’On. Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura e l’On. Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente, si vedranno recapitare a breve le firme di tanti cittadini aretini in calce alla petizione popolare avviata dal comitato “Emergenza Lupo – Arezzo”: “Dalla promulgazione delle norme che hanno istituito la difesa dei lupi, inserendoli tra le specie particolarmente protette, questi sono stati lasciati procreare indiscriminatamente, fino a raggiungere i 3.500 esemplari, cifra comunque sottostimata“. Nella lettera si inquadra il problema: “La popolazione di questi canidi non è stata mai gestita, solo censita” e “in provincia di Arezzo si è passati da frequenti avvistamenti a predazione nei confronti di animali, non solo selvatici, ma anche da reddito o domestici, con i lupi che, sempre più affamati, stazionano nei pressi di abitazioni anche nei centri abitati a qualsiasi ora del giorno e della notte“. I promotori della petizione inquadrano un prossimo futuro a tinte fosche, “poiché questo sfacciato comportamento lascia presagire il ritorno della predazione nei confronti dell’uomo come avveniva in epoche remote“. La popolazione avverte la minaccia e cambia le proprie abitudini, si evidenzia dal comitato, che snocciola cifre ISPRA inquietanti: “17.989 casi di predazione, a fronte di 9 milioni di euro di risarcimenti nel periodo 2015 – 2019” e mentre nel resto d’Europa sono in atto iniziative concrete per il controllo e non per il conteggio della specie, da noi i lupi continuano a fare danni enormi. Per il comitato la specie non è in estinzione e la richiesta ai due Ministri è di “intervenire presto e con decisione a tutela dei cittadini, degli animali, delle proprietà“.