Bimba aggredita, la mamma: “Mia figlia ha paura, via da Arezzo, nessuno ha chiamato” Ar24Tv

Qualcuno che ha partecipato all’aggressione ha ripreso col telefonino la scena. In sottofondo si sentono le urla del branco e quelle della ragazzina, che viene strattonata a più riprese, gettata a terra, poi viene ripresa con violenza dal colletto del piumino quando tenta di ribellarsi alle violenze. “Cosa può avere fatto una ragazzina di 11 anni per meritarsi un agguato, una trappola, un tranello e poi le botte? Ha mandato un messaggino ad un coetaneo che evidentemente piaceva ad una delle ragazze che poi ha organizzato questo tranello“, spiega ancora Infante. In collegamento con l’inviato dal luogo dell’agguato, avvenuto nel tardo pomeriggio di sabato 18 febbraio nel piazzale Cadorna ad Arezzo, Stefano Ciardi racconta che “tutto è durato più di mezz’ora ed è stato integralmente registrato dalle telecamere di sicurezza che puntano sul parcheggio“. C’è la mamma dell’11enne in collegamento, ripresa di spalle: “Mia figlia doveva incontrare due ragazze per chiarire e mettere fine ad una storia senza senso. Una volta arrivata qui, prima quattro o cinque, poi una folla, l’hanno trascinata in un punto più oscuro da dove non poteva scappare, è stato tutto organizzato. Lei si è difesa, è stata offesa, poi botte, calci, pugni, sputi. Ora è sotto shock, vuole andare via da qui, non riusciamo a trovare spiegazioni a tutta questa rabbia. Sono ragazzini poco più grandi di lei“. Naturalmente i filmati, sia quelli ripresi dai partecipanti al pestaggio e sequestrati, che quelli delle telecamere di videosorveglianza, sono alla visione degli inquirenti, la Polizia di Arezzo. I carnefici hanno meno di 14 anni. Come sta la bambina? “Vuole andare via da qui, si è chiusa, non mangia, sta facendo una terapia, ogni volta che chiude gli occhi rivede tutto, ha tantissima paura, non vuole che nemmeno io esca di casa, teme anche per me. Dovrà fare un percorso“. “Scuola e genitori degli altri bambini, è stata contattata da qualcuno?“, incalza da studio Infante. “Pare non ci siano state scuse, alcune ragazzine via social continuano a vessare la bambina“, interviene Ciardi. “Nessuno mi ha chiamato, ho parlato solo con una mamma delle ragazzine, si stanno ancora divertendo su Instagram“, rivela la mamma. “Non erano amicizie di mia figlia, conosceva solo una o due di queste ragazze, è stata picchiata da tantissimi che non ha mai visto e che non conosce“. Ancora Infante: “La scuola, le famiglie, la politica, devono intervenire. Il branco va identificato, questi ragazzi vanno fatti seguire da uno bravo“.

https://www.youtube.com/watch?v=9DfE-QUDbb0

 

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