Bivacchi e situazioni di criticità, prosegue il lavoro delle Unità di strada e della Polizia Municipale

“Il report, iniziato circa un mese fa con la collaborazione della Polizia Municipale, è praticamente concluso. In queste settimane sono stati fatti interventi in molte zone della città: dal parcheggio Baldaccio al Mecenate, da Piazza della Stazione fino ai luoghi maggiormente segnalati dai cittadini a partire da alcuni punti in Piazza Giotto, zona Giardini del Porcinai e zona Saione, dove nelle zone di via Guelfa e limitrofe nell’ultimo mese sono stati fatti più controlli settimanali e altri sono in programma. In alcuni casi la situazione appare risolta – si tratta in particolare dei parcheggi, di un miglioramento di Piazza della Stazione e della zona dei Giardini del Porcinai. Ciò che è emerso in occasione delle riunioni è che le presenze critiche, rispetto all’inizio di questa massiccia operazione, sono diminuite grazie all’impegno di tutti ma restano alcuni “casi aperti” – circa cinque – che abbiamo appurato richiedere interventi plurali che vanno dall’ordine pubblico all’assistenza sanitaria. Per queste situazioni, come sempre abbiamo fatto, ci muoveremo in alleanza con tutte le istituzioni ma resta fermo il punto di partenza: chi rifiuta l’aiuto e peggio ancora chi continua a non voler rispettare le regole – o ne è già ampiamente fuori – sarà considerato non un caso genericamente sociale, ma un problema di ordine pubblico. Al tempo stesso continueremo a collaborare con la ASL per affrontare quelle questioni che hanno a che fare con le dipendenze e i necessari percorsi sanitari volti a costruire percorsi di cura e di necessaria disintossicazione.
Su questi casi ancora “aperti” sta per essere ultimato il Dossier a cura della Polizia Municipale, delle Unità di Strada, dei Servizi Sociali e sarà presto condiviso con tutti i soggetti che già collaborano con noi. Ringrazio i cittadini non solo per segnalarmi costantemente situazioni di criticità ma anche per la grande pazienza e il grande senso di civiltà che dimostrano nel tollerare presenze che creano disturbo e disagio e che, pur essendo poche, richiedono comunque soluzioni le più rigorose possibili. Sappiamo che Arezzo è una città tra le più sicure della Toscana e dei comuni capoluogo e che nemmeno i comuni più piccoli della nostra provincia sono indenni da situazioni di difficile gestione sul piano della sicurezza sociale – si ricordano gli ultimi episodi in Valdichiana e Valdarno. Se vogliamo continuare ad essere una città sotto controllo, e soprattutto se vogliamo migliorare ancora la nostra condizione di sicurezza, non dobbiamo abbassare la guardia e soprattutto dobbiamo continuare con operazioni di aiuto, per chi lo accetta, e di fermezza fino all’allontanamento per chi delinque. Entro fine anno ci sarà una ricognizione complessiva sulla sicurezza sociale, gli interventi fatti e quelli da fare”.

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