Capodanno, 70 interventi del 118 in poche ore: una persona ferita dai botti, 13 intossicazioni alcoliche, tre minori coinvolti
La notte di Capodanno rappresenta da sempre un momento di festa, ma anche un banco di prova per i servizi di emergenza-urgenza sanitaria, chiamati a intervenire con prontezza ed efficienza per garantire la sicurezza e la salute dei cittadini. In provincia di Arezzo, tra la mezzanotte e le 8 del mattino del 1 gennaio, le ambulanze e il personale sanitario sono stati impegnati in 70 interventi, gestendo situazioni di varia natura, dal malore lieve alle emergenze più complesse.
Un bilancio tra eccessi e incidenti
Tra gli interventi effettuati, si segnala un solo codice verde legato ai botti di Capodanno, un dato che, pur evidenziando una generale responsabilità da parte dei cittadini, sottolinea come l’uso di fuochi artificiali continui a rappresentare un rischio.
Più rilevante è stato invece il numero delle intossicazioni alcoliche che hanno richiesto l’accesso al Pronto Soccorso dell’ospedale San Donato di Arezzo. Sono stati ben 13 i casi trattati, tra cui 3 hanno riguardato minorenni. Un dato che richiama ancora una volta l’attenzione sull’importanza della sensibilizzazione, soprattutto tra i più giovani, riguardo ai rischi legati all’abuso di alcol, specialmente durante i festeggiamenti.
Emergenza a Cavriglia: un incendio domestico
La notte di San Silvestro ha visto anche un episodio particolarmente delicato: un incendio in un appartamento a Cavriglia, classificato come codice 2. L’intervento tempestivo dei soccorritori ha permesso di evitare conseguenze più gravi, ma l’episodio ha richiesto un massiccio dispiegamento di mezzi e risorse.
In generale, in Toscana i Vigili del Fuoco hanno effettuato 70 interventi per incendi riconducibili ai festeggiamenti di Capodanno.
Festeggiamenti di Capodanno, in Toscana 70 interventi dei Vigili del Fuoco
L’impegno di sanitari e volontari: una rete essenziale
Dietro questi numeri si cela l’immenso lavoro dei medici, infermieri, operatori sanitari e volontari delle associazioni di soccorso che, anche nella notte più lunga dell’anno, hanno garantito una presenza costante sul territorio. Ambulanze, automediche e squadre di emergenza sono rimaste operative per tutta la notte, affrontando ogni chiamata con la massima professionalità e dedizione.
Volontari delle associazioni come la Misericordia, la Croce Bianca, Croce Rossa e altre realtà del territorio, hanno offerto un supporto indispensabile, operando con spirito di servizio in un contesto spesso frenetico e carico di tensione emotiva.
Un appello alla responsabilità collettiva
Il bilancio della notte di Capodanno in provincia di Arezzo evidenzia la necessità di continuare a promuovere comportamenti responsabili e consapevoli. L’abuso di alcol e i rischi legati all’uso improprio dei fuochi d’artificio restano temi centrali su cui le istituzioni e le associazioni devono continuare a lavorare, attraverso campagne di prevenzione e sensibilizzazione.
Un ringraziamento particolare va a tutti coloro che, con il loro impegno silenzioso ma indispensabile, hanno garantito che questa notte di festa non si trasformasse in tragedia. Sanitari, volontari e forze dell’ordine hanno dimostrato ancora una volta che, dietro ogni intervento riuscito, c’è una squadra pronta a mettere in campo competenza, sacrificio e dedizione.