Cariche su studenti, moto di condanna: “Che razza di Paese stiamo diventando?” Ar24Tv

Cariche della polizia venerdì nel centro di Pisa durante il corteo studentesco che voleva raggiungere piazza dei Cavalieri. I poliziotti, schierati a protezione di uno degli accessi alla piazza, hanno caricato gli studenti, alcuni giovanissimi, che stavano cercando di oltrepassare lo sbarramento. Tutta l’area intorno a piazza dei Cavalieri, dove si affaccia la sede centrale dell’ateneo di Pisa, era stata cinturata dalle forze dell’ordine. Nel capoluogo toscano il corteo, composto da sindacati di base, studenti e comunità palestinese, era partito da piazza Santissima Annunziata per raggiungere, sfilando per il centro e piazza Ognissanti e ha poi proseguito il percorso sul Lungarno verso il consolato americano. A poche decine di metri era presente lo sbarramento delle forze dell’ordine; quando i manifestanti hanno provato ad avanzare, sono partite alcune cariche. Il corteo ha poi fatto ritorno in piazza Ognissanti per gli interventi finali. Nel corso degli scontri alcuni studenti sono rimasti feriti e le immagini, circolate su siti e social, hanno fatto presto divampare le polemiche.
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Il Capo dello Stato
Una nota dell’ufficio stampa della Presidenza della Repubblica rende noto che «il Presidente della Repubblica ha fatto presente al Ministro dell’Interno, trovandone condivisione, che l’autorevolezza delle Forze dell’Ordine non si misura sui manganelli, ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni. Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento».
Le reazioni
«Le immagini delle cariche della Polizia sugli studenti di Pisa e Firenze sono inquietanti», ha detto il sindaco di Firenze, Dario Nardella. «Basta manganellate sugli studenti», aveva detto la segretaria del Pd Elly Schlein, definendo «inaccettabili» le immagini di Pisa. Mentre il Movimento 5 stelle e l’Alleanza Verdi-Sinistra hanno subito chiesto al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi di riferire con urgenza al Parlamento su quanto accaduto nelle città toscane.
«Ancora una volta manganellate contro chi protesta per il massacro in corso a Gaza. Sono immagini preoccupanti, non degne del nostro Paese – ha dichiarato il leader pentastellato Giuseppe Conte -. Non può essere questa la risposta dello Stato al dissenso». Proteste anche da Enrico Borghi di Italia viva: «Il ministro deve spiegare l’uso dei manganelli». E il rettore dell’Università di Pisa Riccardo Zucchi ha espresso «profonda preoccupazione e sconcerto per gli scontri avvenuti nel centro della città».
Ma secondo il questore di Pisa, Sebastiano Salvo, «il corteo studentesco pro Palestina a Pisa non era autorizzato e le forze dell’ordine ne sono venute a conoscenza solo attraverso i canali social e pertanto, a differenza di altre circostanze analoghe, è mancata l’interlocuzione con i rappresentanti dei promotori». La carica, dunque, sarebbe stata determinata «da un momento di tensione scaturito da un contatto fisico tra alcuni manifestanti e i poliziotti che impedivano l’accesso alla piazza dei Cavalieri».
Per il dipartimento di Pubblica sicurezza del Viminale gli scontri sono dovuti al «mancato rispetto delle prescrizioni» delle autorità, cioè dal «mancato preavviso» del corteo. La ministra dell’Università Annamaria Bernini ha fatto sapere di aver sentito il collega Piantedosi: «Mi ha assicurato che sta ricostruendo i fatti con la massima attenzione».
«Era una manifestazione non autorizzata, c’erano persone con il volto coperte, e lì vicino ci sono la sinagoga e il cimitero israelitico. Dare dei “figli di puttana” ai poliziotti non va bene. Il Viminale farà i suoi accertamenti se la polizia ha sbagliato» ha affermato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, aggiungendo: «Se la polizia ha sbagliato ha sbagliato, ma attenzione, i poliziotti sono figli del popolo. Se ci sono stati degli abusi il ministero li sanzionerà, ma non bisogna strumentalizzare, ho sentito dalla Schlein parole di strumentalizzazione contro le forze dell’ordine».
“A Pisa è stato superato ogni limite. Ragazzi e ragazze, ci cui anche minorenni, che stavano semplicemente manifestando per la pace in Palestina, sono stati caricati e manganellati dalla Polizia“. La Conferenza delle donne Dem di Arezzo “sostiene e sosterrà il diritto dei giovani e di tutti, a manifestare pacificamente le proprie idee ed il proprio pensiero. A chi pensa e vorrebbe che i giovani stiano “zitti e buoni”, suggeriamo di mettersi l’animo in pace e di leggere e rispettare la nostra Costituzione nata dalla lotta di Liberazione dal nazifascismo, che all’art. 21 recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto ed ogni altro mezzo di diffusione”.
“Inaccettabile quanto accaduto“. Così il PCI Toscana in una lettera aperta {rwattachments}
Quello che è successo fa riflettere su come gli studenti non siano più liberi di manifestare il proprio pensiero e la propria ideologia e lo saranno ancora meno dopo l’attuazione della riforma Valditara, con la quale ogni comportamento, come lo stesso scendere in piazza, avrà un’influenza diretta sul voto in condotta.
Noi, come FGCI Toscana, siamo a fianco degli studenti scesi in piazza, manganellati da chi ci dovrebbe difendere, ma che invece difende solo l’interesse dei padroni. Continueremo a lottare e a essere presenti sul territorio per la causa palestinese, perché un genocidio di tale portata non può e non deve passare in secondo piano rispetto a notizie di tutt’altro tenore“.
Fonte foto: Agenzia Dire