Coca sepolta, 300 dosi nel bosco. Ancora un colpo alle piazze aretine dello spaccio
L’operazione di polizia messa a segno venerdì scorso, che ha permesso di infliggere un duro colpo al mercato dello stupefacente aretino, trae origine da puntuali servizi di appostamento e di osservazione posti in essere dagli investigatori della Squadra Mobile, diretti dal dottor Sergio Leo, i quali da qualche giorno avevano posto l’attenzione su un giovane formalmente residente all’estero, ma domiciliato a Laterina.
Gli operatori di polizia avevano infatti notato che l’uomo raggiungeva quotidianamente la città di Arezzo, dove effettuava presumibilmente delle cessioni di sostanza stupefacente a bordo di un’autovettura presa a noleggio, per poi rincasare in tarda serata o in nottata.
Prima di raggiungere l’abitazione però il giovane effettuava delle soste in una zona boschiva situata nelle adiacenze di una stradina isolata che portava al suo domicilio. Qui, a seguito di servizi di appostamento in orari serali ed anche notturni, veniva notato mentre scavava in determinati punti, sotterrando ed estraendo non meglio precisato materiale.
Nella giornata di venerdì è scattato quindi il blitz: l’uomo è stato seguito non appena uscito dall’abitazione e, una volta raggiunta la città di Arezzo, è stato bloccato nel momento in cui cedeva due dosi di cocaina ad un altro soggetto. Immediatamente sottoposto a perquisizione, il fermato è stato trovato in possesso di ulteriori 25 dosi, dello stesso peso e confezionamento di quelle appena cedute.
A quel punto veniva raggiunto il luogo in cui era stato notato, anche nel corso della serata precedente, sotterrare qualcosa.
L’intuizione ha dato esito positivo poiché, a seguito di attività di scavo nei vari punti osservati nei giorni precedenti, sono stati trovati 3 barattoli in vetro, debitamente avvolti da cellophane, contenenti in totale oltre 300 dosi di cocaina, alcune delle quali da circa 1 grammo ed altre da 5 grammi, tutte confezionate alla stessa maniera di quelle in precedenza cedute, oltre a due bilancini di precisione. Tale modalità di occultamento era chiaramente volta ad evitare il rinvenimento dello stupefacente, nonché la riconducibilità della droga alla sua persona.
All’interno dell’abitazione, infatti, non vi era nessuna traccia di stupefacente; era però presente il materiale con cui il giovane confezionava le dosi, già tagliato per la preparazione di altre.
A seguito dell’attività svolte l’uomo è stato quindi tratto in arresto per il reato di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina e condotto presso la Casa Circondariale di Arezzo in attesa dell’udienza di convalida. Lo stupefacente sequestrato, destinato a rifornire le piazze di spaccio aretine, se immesso sul mercato avrebbe fruttato oltre 20.000 euro.