Coingas, fine indagini preliminari. Spunta il filone Estra: Ghinelli, Macrì, Merelli e Staderini indagati

L’atto che informa i 13 sotto indagine del termine della prima tranche di attività investigativa degli inquirenti appesantisce il carico dei sospetti (giudiziari) sulle spalle del primo cittadino di Arezzo. La posizione di Alessandro Ghinelli è al vaglio degli inquirenti per il reato di abuso d’ufficio, in concorso con Francesco Macrì (presidente di Estra), Sergio Staderini (ex amministratore unico di Coingas) e Alberto Merelli (assessore al bilancio e alle partecipare del Comune di Arezzo). Tutti loro avrebbero violato la legge in occasione della nomina di Macrì prima a componente del consiglio di amministrazione di Estra, poi a presidente della multiutility.

La normativa vigente infatti proibisce l’affidamento di incarichi di amministrazione in un ente privato in controllo pubblico (come Estra) a un soggetto che nell’anno precedente sia stato membro di un Consiglio Comunale. Sarebbe proprio questo, secondo il pm Andrea Claudiani – finora titolare dell’inchiesta -, il caso di Macrì. Eletto nel 2015 con FdI, l’attuale numero uno di Estra si è dimesso da consigliere comunale nel settembre 2016, prima della nomina a presidente della multiutility. Inoltre il pubblico ministero porta avanti la tesi che Macrì sia stato scelto per guidare Estra senza passare prima per procedure di istruttoria e valutazione.

Per il resto, gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari contengono più ipotesi di reato distribuite fra i 13 nomi finiti sotto la lente della Procura di Arezzo e collegate ai filoni già noti del dossier Coingas-Multiservizi: corruzione, peculato, favoreggiamento e abuso d’ufficio.

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