Colpita alla testa con una vanga: la tragica fine di Letizia Girolami

La donna presentava una profonda ferita alla testa e il suo corpo è stato ritrovato dai vigili del fuoco durante le ricerche avviate a seguito della sua scomparsa. Irfan Muhamed Rana, 37 anni, ex compagno della figlia di Letizia, che si trova recluso nel carcere aretino di San Benedetto dalla notte di domenica, ha confessato l’omicidio. Ieri, nel corso dell’interrogatorio di fronte al gip Stefano Cascone, alla presenza del suo avvocato difensore Maria Fiorella Bennati, non ha aggiunto altri elementi

L’arma del delitto potrebbe essere un arnese da lavoro, una vanga insanguinata che i Carabinieri hanno rinvenuto vicino al luogo dell’aggressione e ora al vaglio degli inquirenti per ulteriori analisi. La dinamica ricostruita suggerisce che Letizia Girolami potrebbe essere stata colpita con violenza dal pachistano al culmine di una lite, avvenuta probabilmente nel parco che la donna frequentava abitualmente per passeggiare. La figlia della vittima, Eileen, è nel frattempo rientrata dalla Spagna. La giovane è stata fondamentale nelle ricerche, avendo segnalato l’allarme dopo la telefonata del padre, preoccupato per il mancato rientro della moglie a casa.

 

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