Colpo riuscito ad Albergo, sventato ad Arezzo: nel mirino azienda orafa e gioielleria
Giornata movimentata quella di ieri nel territorio aretino, dove si sono verificati un furto in un’azienda orafa e un tentato colpo ai danni di una gioielleria.
Il primo episodio si è verificato ad Albergo, frazione di Civitella in Val di Chiana, dove malviventi hanno preso di mira la MD Domini, specializzata nella produzione di accessori per l’alta moda. Dopo aver tagliato la recinzione, i ladri si sono introdotti nell’azienda forzando un ingresso, riuscendo però a portare via solo pochi grammi d’oro e circa mezzo chilo d’argento. Il colpo rappresenta il 25° furto ai danni del settore orafo aretino dall’inizio dell’anno, confermando l’attenzione dei gruppi criminali verso questo settore produttivo del nostro territorio.
Sempre nella notte, ad Arezzo, è stato sventato un maxi furto presso la gioielleria Damiano Parati in via Vittorio Veneto. Quattro malviventi, ripresi dalle telecamere di videosorveglianza, hanno lavorato per oltre un’ora cercando di scassinare l’ingresso. Con grande precisione e strumenti professionali, i ladri sono riusciti a forzare una prima porta blindata, ma l’attivazione del sistema d’allarme li ha costretti alla fuga, tanto da dover abbandonare a terra gli attrezzi utilizzati. L’intervento tempestivo ha impedito che venissero trafugati gioielli e orologi di grande valore, custoditi in cassaforte.
I due episodi, concentrati nella stessa notte, evidenziano il crescente allarme per i furti nel distretto orafo, la cui frequenza preoccupante rappresenta un rischio costante per le attività commerciali. Giovedì scorso in Prefettura ad Arezzo, erano stati dettagliati i punti salienti per contrastare le azioni ladresche ai danni delle aziende dell’aretino: si va dall’intensificazione delle indagini e delle misure di controllo del territorio con l’incremento di pattuglie delle Forze dell’Ordine con unità specializzate come il Reparto Prevenzione Crimine e le Squadre di Intervento Operativo, al potenziamento della videosorveglianza, con l’installazione di sistemi di lettura targhe agli accessi dei siti produttivi, fino all’interazione con la vigilanza privata e ad incontri formativi.
Foto d’archivio