Sul crollo nel cantiere di Firenze dove nell’area dell’ex panificio militare si sta realizzando un supermercato e dove, a seguito dell’incidente di stamani, si registrano morti e feriti, è intervenuta – dopo il presidente Eugenio Giani- anche l’assessora al lavoro Alessandra Nardini. “Una tragedia enorme, un incidente grave e atroce. Notizie come questa non dovrebbero mai arrivare”, ha commentato Nardini, che ha aggiunto: “È intollerabile che in Italia si continui a morire, a restare vittime di incidenti, ad ammalarsi sul lavoro. Il lavoro deve essere dignità, vita, mai morte”. “Il dolore per gli operai morti nel crollo della trave è indescrivibile, come lo è l’apprensione per i dispersi. Alle loro famiglie la più profonda e sincera vicinanza e un grande ringraziamento a tutte le persone impegnate nelle operazioni di soccorso”, ha proseguito l’assessore, sottolineando: “La salute e la sicurezza sul lavoro devono essere un diritto effettivo, che passa per formazione, corretta applicazione delle norme e controlli capillari”.
“Occorre – ha proseguito – rafforzare il nostro impegno in questa direzione, a partire dalla formazione, dal rispetto delle norme per garantire salute e sicurezza sul lavoro, assicurando più organici all’Ispettorato nazionale del lavoro. La sicurezza sul lavoro è una responsabilità e una priorità che deve riguardare tutti e richiede un’azione coordinata. Dobbiamo essere uniti per diffondere sempre più la cultura della sicurezza e rafforzare la sinergia pubblico-privato tra mondo delle istituzioni, imprese, organizzazioni sindacali. Vogliamo, pretendiamo, che il lavoro sia stabile, sicuro, di qualità. Nessuna vita può essere sacrificata sull’altare del profitto. Dobbiamo dire basta, perché eventi come quello di oggi a Firenze rappresentano, senza giri di parole, un’urgenza da affrontare, un problema strutturale e un fallimento profondo del nostro sistema”.
“Siamo vicini alle famiglie delle vittime – commenta l’assessore al diritto alla salute della Toscana Simone Bezzini – Notizie come quella di oggi sconvolgono e indignano, perché non si può morire di lavoro. Il primo pensiero va a chi ha perso la vita o è rimasto ferito e attorno ai loro cari ci stringiamo, ma la tragedia di oggi ci deve spingere, immediatamente, a impegnarci ancora di più sul fronte delle sicurezza sui luoghi di lavoro, nel solco di quella che stiamo già facendo, ma che non è mai abbastanza, agendo sui controlli, le regole e la prevenzione, chiedendo uguale impegno a tutti i soggetti coinvolti ed evitando che, invece, certi temi, come a volte accade, cadano nel vuoto o siano trascurati od abbandonati”:
“Una tragedia immane” commenta l’assessore alla protezione civile Monia Monni, che stamani si è subito recata sul luogo del cantiere di via Mariti dove è avvenuto il terribile incidente. “Ci sono operai sono morti di lavoro nel cuore di Firenze – proseuge l’assessora Monni- . Mi stringo alle loro famiglie, a quelle dei feriti, ai loro colleghi che hanno gli sguardi pieni di dolore”. “Attualmente – fa sapere Monni- sono impegnate quattro squadre dei vigili del fuoco del Comando di Firenze, unità Usar Light della colonna mobile della Regione Toscana, nove ambulanze del 118. Sul posto è presente anche il coordinamento maxiemergenze”.
Crollo cantiere, proclamato il lutto regionale per sabato 17 febbraio
Il cantiere, a distanza di poche ore, è stata posto sotto sotto sequestro.
“Le risorse per la sicurezza sui luoghi di lavoro non rappresentano un costo ma un investimento per il futuro – annota l’assessore Stefano Ciuoffo -. La piaga delle morti sul lavoro è un tema fin troppo presente nel contesto italiano e la tragedia di questa mattina a Firenze è lì a testimoniare quanto ancora sia lunga la strada. Mi stringo intorno ai familiari delle vittime e di coloro che sono stati direttamente coinvolti. Ringrazio le forze dell’ordine e i soccorritori per quello che stanno facendo”.