Furto della cena a volontari della Croce Bianca, la solidarietà dei colleghi della Misericordia

Come anticipato da Arezzo24, gli operatori stavano intervenendo chiamati dalla Centrale di coordinamento dell’emergenza sanitaria di Arezzo in un’abitazione per un codice rosso, quello di massima gravità e urgenza. Avendo proprio poco prima preso delle provviste alimentari da consumare più tardi in una frugale cena, le avevano lasciate stipate a bordo durante l’intervento. Terminato il quale… si sono accorti che non c’erano più! Qualcuno ha sfruttato i pochi minuti in cui l’ambulanza resta in strada con gli operatori impegnati nel soccorso per trafugare la loro cena.
Ora, non è tanto l’entità del danno subito che amareggia, quanto la gravità del gesto di per sé, per l’assoluta assenza anche della più elementare forma di rispetto verso dei soccorritori o di considerazione su cosa stessero facendo. È questo che fa letteralmente allibire!
Ed è da questo punto di vista che un simile episodio di “furto in servizio” va ad allungare la lista dei casi – sempre più frequenti – cui le cronache ci stanno abituando, in grado ormai di spaziare dalle minacce, ai vandalismi fino alle aggressioni vere e proprie.
È chiaro che, nonostante l’accaduto, il team ha portato a termine il proprio lavoro “con la consueta dedizione e professionalità, senza farci scoraggiare – come hanno dichiarato i colleghi volontari – da un furto tanto insolito quanto sconcertante”.
“Così – si rimarca dalla Misericordia – mentre noi tutti con i nostri equipaggi continuiamo a garantire il nostro prezioso servizio alla comunità, ci pare giusto contribuire a rendere pubblico e denunciare l’esecrabile episodio nei confronti di persone che svolgono la loro attività al servizio del cittadino. Ai colleghi della Croce Bianca di Arezzo e a tutti i suoi volontari il nostro più sentito e solidale “grazie”!