Gli agricoltori aretini si mobilitano contro i rincari. Stefani: “Costi non più sostenibili” Ar24Tv
La mobilitazione degli agricoltori della provincia ha ricevuto anche le adesioni di sindaci, consiglieri regionali e parlamentari. Decine di agricoltori da Arezzo pronti a mobilitarsi per chiedere alla politica scelte coraggiose e adeguate a contrastare gli effetti del rincaro di materie prime e carburanti, a fronteggiare le conseguenze dell’emergenza climatica e a contenere i danni causati dalla fauna selvatica ormai da tempo fuori controllo.
Mercoledi 20 aprile, partiranno in tanti per raggiungere Venturina Terme (nel comune di Campiglia Marittima Li), sede scelta da Cia-Agricoltori Italiani per la terza e ultima manifestazione interregionale. Gli imprenditori aretini, insieme ai colleghi provenienti da tutta la Toscana, si uniranno ai manifestanti in arrivo da tutte le regioni del Centro Italia. La grande e convinta adesione dalle campagne della provincia è la spia di un ormai diffuso malessere che attraversa tutti i settori, dall’allevamento alle colture, toccando pesantemente anche le attività complementari come agriturismo, vendita diretta e agri-ristorazione.
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In questa zona – come già denunciato da Cia Arezzo – i rincari sui concimi che toccano il 300 per cento, il raddoppio del prezzo dei mangimi e i fertilizzanti che costano fino al 170 per cento in più rispetto al recente passato rischiano di dare il colpo di grazia a tante imprese, già messe a dura prova da due difficili anni segnati dalla pandemia, e preoccupate per il clima di incertezza generale e le conseguenze economiche legate alla guerra russo-ucraina.
Sul tappeto poi c’è l’ormai annosa e incancrenita emergenza creata dall’esubero degli animali selvatici e dei predatori, aggravata, di recente, anche dalla diffusione della peste suina. I tentativi fino ad oggi attuati dalla Regione Toscana infatti non sono bastati ad affrontare in modo concreto il problema. Così gli agricoltori e allevatori aretini scendono in piazza per chiedere, in aggiunta ai provvedimenti di carattere regionale, una riforma radicale della Legge 157 del 1992, normativa troppo datata per affrontare e regolamentare un problema ormai abbondantemente fuori controllo in un territorio dove ogni anno gli animali selvatici sono responsabili di decine di incidenti stradali e di milioni di danni all’agricoltura.
I temi della mobilitazione sono stati illustrati da Cia Arezzo a tutti i sindaci della provincia, al Prefetto e ai parlamentari di zona. Unanime l’attenzione e la massima condivisione delle preoccupazioni e delle proteste di agricoltori e allevatori. Alcuni di loro, per manifestare sostegno e adesione, hanno deciso di partecipare personalmente alla manifestazione e di sfilare nelle strade di Venturina tra le bandiere verdi e gli striscioni che coloreranno il corteo. I pullman, organizzati da Cia Arezzo, partiranno dalla zona Ipercoop alle ore 07.00.
L’iniziativa è stata annunciata oggi dalla Presidente Serena Stefani, al termine dell’incontro organizzativo con il personale.
“La riunione di oggi è nata per parlare del futuro della nostra organizzazione, dopo il rinnovo delle cariche. Rafforzare la presenza sul territorio e i servizi alle imprese agricole e ai cittadini è il nostro obiettivo, l’impegno che ho assunto quando ho accettato l’incarico di guidare la confederazione aretina. In questo sarò supportata da una squadra determinata e coesa, composta da Domenico Baldi, Alessia Tognarini, Alessandro De Falco e Marcello Polverini e dai vice presidenti Chiara Innocenti e Thomas Petrucci”. “Il percorso di rafforzamento della nostra Confederazione si completa con il passaggio di testimone nel ruolo del Direttore – ha proseguito Stefani. Il comitato esecutivo ha chiesto ed ottenuto la disponibilità di Massimiliano Dindalini, forte per le sue competenze in campo organizzativo e amministrativo e che, da apicoltore e membro da anni degli organi direttivi della CIA di Arezzo, unisce all’esperienza manageriale, approfondite conoscenze tecniche. Per un periodo sarà affiancato da Giorgio Del Pace che, da colonna portante dell’organizzazione, ancorché prossimo al pensionamento, sarà determinante per la costruzione del nuovo percorso di Cia Arezzo. Abbiamo di fronte un periodo di sperimentazione e di crescita, una sfida per tutti noi!”, conclude Stefani.