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martedì | 22-04-2025

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Il cordoglio di Arezzo per Papa Francesco: immagini e parole che raccontano un legame sincero

Negli anni del suo pontificato, Papa Francesco ha saputo instaurare un rapporto profondo e diretto con le persone, parlando al cuore della gente con semplicità e verità. Anche Arezzo ha avuto più volte l’onore di incontrarlo: delegazioni della Giostra del Saracino di Arezzo, del Palio dei Rioni di Castiglion Fiorentino, Sbandieratori di Arezzo e Gruppo Storico e sbandieratori di Castiglion Fiorentino, il Carnevale di Foiano della Chiana, Rondine Cittadella della pace, il Premio internazionale Fair Play, gruppi parrocchiali, studenti, volontari e associazioni, politici e semplici cittadini, hanno varcato le soglie di Piazza San Pietro per portare al Pontefice i colori, la fede e la tradizione del nostro territorio. In queste ore, dopo la notizia della sua scomparsa, sono tanti gli aretini che hanno voluto condividere sui social ricordi di quegli incontri, fotografie e parole cariche di gratitudine. Immagini di sorrisi, strette di mano, benedizioni, che oggi assumono un valore ancora più toccante. Abbiamo raccolto alcune delle frasi più significative postate da chi ha avuto il privilegio di incontrare Papa Francesco e che oggi lo saluta con affetto e commozione.

Alessandro Ghinelli, Sindaco di Arezzo: “Incontrare Papa Francesco è stata un’esperienza che ha lasciato un segno profondo nel mio animo. La sua presenza semplice e intensa, il suo sguardo capace di ascoltare prima ancora di parlare, mi hanno colpito profondamente. In lui ho visto un uomo di grande umanità, capace di avvicinarsi a tutti con cuore aperto e spirito di servizio. Porto con me quegli incontri come momenti di grande ispirazione e gratitudine“.

Papa Francesco, gli sbandieratori e la Giostra del Saracino di Arezzo

Silvia Chiassai Martini, Sindaco di Montevarchi: “Papa Francesco è stato tra la sua gente fino al suo ultimo istante di vita. È stato il Papa del popolo, vicino ai deboli, agli ammalati, portando il Vangelo nelle periferie del mondo. Ho avuto l’emozione di stringergli le mani e il suo sorriso caldo e umano, resterà dentro di me per sempre. Lascia una traccia profonda, sia per chi crede che per chi no, ha colpito la sua affettuosa umanità, il suo esserci sempre al servizio del suo popolo anche nella sua ultima fase di malattia non si è mai risparmiato. In un momento in cui la pace sembra sempre più lontana, la sua assenza improvvisa lascia il mondo ancora più bisognoso. Il suo esempio resterà nel cuore. 🙏Grazie, Santo Padre“.

Mario Agnelli, Sindaco di Castiglion Fiorentino: “Quando ti avvicini a questo Signore vestito tutto di bianco capisci che si tratta di un uomo speciale, vigilato, amato, seguito, ma molto speciale.
Ho avuto due incontri ravvicinati con il Pontefice.
Il primo fu nell’udienza del mercoledì in Piazza San Pietro quando di fronte e regali preziosi e importanti che stava ricevendo pose la sua curiosità su un pesante e ruvido rosario di pietra che preparò per la nostra delegazione Castiglionese Alberto Bruni, ignorando quasi gli altri omaggi tra lo stupore dei presenti.
Il secondo e più ravvicinato fu a Casa Santa Marta, quando me lo trovai davanti nella sua carrozzina e fui lesto a salutarlo con un “Sua Santità buongiorno” mentre andava a fare colazione.
In tutti e due casi ricordo bene le guance che mi bruciavano e l’emozione che mi assaliva perché nonostante ti mettesse a proprio agio quell’uomo vestito di bianco era Papa Francesco“.

Non lasciatevi rubare la speranza“, scrive Filippo Vagnoli, Sindaco di Bibbiena.
Ci ha lasciati Papa Francesco. Una notizia che ci rattrista profondamente.
Ricordo con emozione il giorno in cui, insieme ai fedeli della nostra parrocchia, andammo in Piazza San Pietro per l’udienza con il Santo Padre. Fu un momento speciale per tutti noi. Quando passò vicino, per un attimo incrociai il suo sguardo: bastò quel breve istante per percepire la sua immensa umanità, la dolcezza e la forza del suo messaggio di amore e misericordia.
Papa Francesco è stato una guida spirituale e morale per il mondo intero, un esempio di umiltà, coraggio e dedizione agli ultimi. Ci lascia un’eredità preziosa fatta di parole, gesti e scelte che continueranno a ispirarci.
Oggi lo ricordiamo con gratitudine e affetto, uniti nella preghiera e nella speranza che il suo insegnamento continui a vivere nei cuori di tutti.
Riposi in pace, Santo Padre“.

Jacopo Franci, Sindaco di Foiano della Chiana: “Ci uniamo come Amministrazione Comunale e come comunità di Foiano al cordoglio per la scomparsa di Sua Santità Papa Francesco, punto di riferimento spirituale e umano per milioni di persone nel mondo.
Porteremo sempre nel cuore l’emozione dell’incontro avvenuto lo scorso gennaio in Vaticano, in occasione della presentazione del nostro storico Carnevale. Un momento carico di significato, durante il quale il Papa ha saputo accogliere con affetto e attenzione la nostra delegazione, regalandoci sorrisi e parole di vicinanza.
Che il suo instancabile impegno per la pace, la giustizia sociale e il dialogo tra i popoli, continui a vivere nelle coscienze di tutti e sia custodito da chi sarà chiamato a raccoglierne l’importante eredità“.

Papa Francesco e Foiano della Chiana: l’ultimo incontro della comunità aretina con il Pontefice vicino alle tradizioni e ai territori

Lucia Tanti, vicesindaco di Arezzo: “Buon viaggio Papa Francesco, è stato un onore per la Fondazione arte sacra contemporanea e per me – seppure in piccolissima parte- poterTi servire. Prega per noi, per la Chiesa e per il mondo. Addio“.

Marco Meacci, presidente Corecom Toscana, ricorda l’incontro nell’Aula Paolo VI in occasione del Giubileo della Comunicazione:

25 gennaio 2025. Solo qualche mese fa. Al giubileo del mondo della comunicazione. Una emozione profonda, quella sua improvvisa vicinanza. Un Papa che ha fatto la Storia. Fedele dall’inizio alla fine ai valori e allo spirito evangelico. Una perdita enorme. Che la sua straordinaria eredità non vada dispersa. Ciascuno faccia la sua parte“.

Domenico Alberti:

L’incoraggiamento che porto nel cuore resta il suo costante invito a trasformare ogni istante della giornata in sentiero di creatività e di speranza per molti. Penso la più grande eredità che indistintamente a tutti lascia sia lo stile, l’esempio e lo sguardo difronte agli accadimenti“.

Franco Vaccari, Fondatore e Presidente di Rondine Cittadella della Pace: È morto un rondinese”, così mi ha scritto stamani uno dei 300 ex studenti di Rondine da uno dei lati tragici delle tante guerre in cui siamo impegnati da quasi trent’anni. E questo annuncio-commento spontaneo rimbalza e riecheggia dall’altro lato della guerra e delle guerre, trovando conferma. Papa Francesco lo sentiamo uno di noi. Papa Francesco, una testimonianza quotidiana che ci ha sorretto e incoraggiato, nel nostro trentennale impegno per dissolvere l’idea del “nemico” e riaprire relazioni, fiducia e speranza. Una voce, un riferimento autorevole per tutti gli impegnati a tessere relazioni, a far avanzare la pace e arretrare la guerra. Una vicinanza costante alle vittime di ogni guerra, coinvolto con la stessa forza con tutte le persone, tutti i popoli e con il loro dolore. Una Parola con cui confrontarsi necessariamente, impossibile da evitare: per la coscienza di ciascuno, oltre le appartenenze, per la politica e le istituzioni che devono servire il bene comune. Un vero leader globale che ha saputo leggere la conflittualità di un mondo che rischia di andare in frantumi e instancabilmente si è speso per il dialogo e la pace. Ma Papa Francesco non ci ha lasciati; per tutti vale la sua eredita feconda, per chi crede nella vita eterna, annunciata nella Pasqua, lui vive e ci attende operoso in quel luogo finalmente senza confini al quale vogliamo prefigurare il nostro mondo“.

«Andate avanti, continuate così». Papa Francesco e quell’incontro con i giovani di Rondine e la delegazione aretina. Vaccari: “E’ morto un rondinese”

Angelo Morelli, organizzatore del Premio Fair Play:

È morto Papa Francesco. Lo ricordiamo quando nel 2021 come Premio Fair Play lo abbiamo incontrato. Grave perdita. Il Papa della gente“.

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