Il Questore di Arezzo sospende per trenta giorni l’attività di somministrazione di un bar cittadino: in un anno è la terza volta
Il locale era già stato sottoposto a due analoghi provvedimenti a giugno e a luglio dell’anno 2020 a seguito di riscontrati episodi di spaccio di sostanze stupefacenti al suo interno e reiterate violazioni delle misure di prevenzione sanitaria in costanza di pandemia da virus COVID-19.
L’odierno provvedimento di sospensione dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande, che si inserisce nel complessivo sistema preventivo attuato dalla Polizia di Stato e volto a presidiare costantemente il territorio urbano nell’ottica di precludere ogni spazio alle condotte illegali, è stato adottato a seguito di ennesimi controlli che hanno consentito di accertare la continua frequentazione abituale del bar da parte di soggetti gravati da numerosi precedenti di polizia e perseveranti violazioni delle norme adottate al fine di contrastare il diffondersi del COVID-19.
L’ordine del Questore di sospensione dell’attività trova la sua motivazione pertanto nell’ esigenza di tutelare l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini, privando persone gravate da precedenti di polizia e ritenute di conseguenza pericolose, di un luogo abituale di aggregazione, nonché nella necessità di eliminare una minaccia alla salute pubblica e all’integrità fisica degli avventori, a causa delle persistenti violazioni delle regole poste a tutela delle stesse.