In vendita falsi biglietti per il concerto, Ultimo parte offesa in truffa online
I Carabinieri della Compagnia di San Giovanni Valdarno hanno inferto un nuovo colpo a quella che è ormai diventata un fenomeno sempre più caratterizzante la nostra epoca, quello delle truffe via web (così dette e-frauds), o comunque mediante strumenti elettronici. Si tratta dell’ennesima operazione antifrode dei Carabinieri valdarnesi, in un momento storico in cui, parallelamente alla crescita dei volumi di acquisto sul web, in tutta Italia si sono esponenzialmente moltiplicate le truffe consumate attraverso la rete, ove purtroppo spesso i cittadini, in perfetta buona fede, fanno un uso imprudente dei propri documenti di identità, o dei propri strumenti di pagamento elettronici quali carte di credito e prepagate. L’interazione a distanza – vertiginosamente aumentata in epoca di pandemia – sfortunatamente pare infatti rendere più spregiudicati i malintenzionati, oltre che più vulnerabili le vittime designate. Numerosissimi i casi del genere denunciati negli ultimi mesi. A tal riguardo, emerge ancora una volta la necessità che i cittadini valutino con attenzione tutte quelle situazioni in cui si trovano di fronte ad offerte troppo convenienti, o interlocutori stranamente insistenti, dietro le quali spesso si celano malintenzionati dediti alle truffe.
Con le odierne operazioni, i Carabinieri della Compagnia di San Giovanni Valdarno hanno smascherato da un lato un truffatore senza scrupoli, pronto ad approfittarsi delle passioni musicali di un bambino. Dall’altro, un vero e proprio professionista delle truffe, “specializzato” nel campo delle assicurazioni false. Andiamo con ordine.
Nel primo caso, il malvivente ha colpito laddove le difese sono più basse, sull’aspetto passionale. Ha infatti risposto ad una richiesta pubblicata sul social network Facebook da una madre di Montevarchi, disposta a tutto pur di reperire due biglietti per il concerto di Ultimo il giovane cantante pop in cima a tutte le classifiche musicali italiane, idolo dei suoi figli. L’uomo ha finto di avere nella propria disponibilità i tanto desiderati tagliandi, e di essere disposto a cederli alla luce di un sopravvenuto imprevisto che gli impediva di recarsi al concerto. La donna ha quindi effettuato il pagamento (quasi 200 €), già pregustando la gioia dei propri figli quando i biglietti sarebbero arrivati a casa. Col passare delle settimane, però, dei tagliandi nessuna traccia. La donna ha quindi ripetutamente provato a mettersi in contatto col venditore, il quale però era a sua volta sparito nel nulla. A quel punto, resasi conto di essere stata truffata, è corsa dai Carabinieri, denunciando l’accaduto. gli uomini dell’Arma hanno quindi esperito una serie di accurati accertamenti elettronici e bancari, interessando anche la società che gestisce Facebook, riuscendo infine a ricostruire il circuito truffaldino e risalendo all’identità del truffatore, originario della provincia di Napoli, che è stato deferito per truffa in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Arezzo. In questa circostanza anche l’ignara star di turno, di fatto diviene parte offesa.
Anche nel secondo caso le indagini dei Carabinieri hanno portato fino in Campania. Gli investigatori hanno infatti evidenziato un modus operandi ormai tristemente “ricorrente” nelle indagini incentrate su questo genere di delitti: la pubblicazione di un inserto su una piattaforma digitale di vendite online, proponendo in vendita un contratto assicurativo, a un prezzo particolarmente vantaggioso. Le indagini dei Carabinieri di Levane stavolta, però, hanno consentito di denunciare un uomo con precedenti specifici, reo di aver messo in commercio online un prodotto assicurativo contraffatto (assicurazione auto), riproducendo marchio e logo di una notissima compagnia di assicurazioni, inducendo la parte offesa (un uomo originario della frazione di Ambra) a inoltrare tramite bonifico la somma richiesta (circa 400 €) a titolo di saldo del relativo premio. Al malcapitato è stato quindi recapitato a casa un tagliando assicurativo contraffatto, in tutto e per tutto identico agli originali. Tanto che, per alcuni mesi, lo stesso ha circolato con le proprie autovetture, salvo poi, al primo controllo alla circolazione da parte delle Forze dell’Ordine, appurare il reale stato di cose. A quel punto, resosi conto del raggiro, non è restato che rivolgersi ai Carabinieri, i quali, partendo dalle informazioni fornite dalla vittima in sede di denuncia, sono riusciti a ricostruire il circuito truffaldino. Dopo una serie di accurati accertamenti elettronici e bancari, infatti, gli investigatori dell’Arma dei Carabinieri sono riusciti a risalire all’identità del truffatore, originario della provincia di Napoli, che è stato deferito per truffa in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Arezzo.