Inchiesta Hidden partner, Massimo Guasconi rinviato a giudizio

Lo scorso 23 febbraio il pubblico ministero Siro De Flammineis aveva chiesto il processo per Igor Bidilo, Vincenzo Del Regno, Cataldo Staffieri, Maxim Constantin Catalin, Salvatore Caiata, Massimo Guasconi, Andrea Draghi, Andrea Bellandi e per le mogli di Staffieri, Maxim e Caiata, oltre a cinque persone giuridiche. Ad oggi ne escono solo Andrea Bellandi e Andrea Draghi.

L’indagine Hidden Partner, chiusa oltre un anno e mezzo fa, coordinata dal pm Siro De Flammineis, prende spunto dai movimenti di denaro di Bidilo, che ha operato acquisizioni di varie attività e immobili a Siena e in altre città italiane Si parla di ingenti flussi finanziari in Italia ma anche in paesi come Svizzera, Cipro, Estonia, Lettonia, Isole Vergini Britanniche. A Siena, in pochi anni, Bidilo aveva acquisito sei locali in piazza del Campo, il marchio Nannini e Conca d’Oro, a Firenze il marchio Scudieri e il Caffè Letterario Le Giubbe Rosse.

Il procedimento coinvolge una decina di persone, più alcune società: autoriciclaggio, truffa, appropriazione indebita e reati tributari: questi i reati che erano stati ipotizzati a vario titolo e che in alcuni casi andranno tuttavia in prescrizione entro il 2025. 

Al termine dell’udienza preliminare di ieri, il giudice Sonia Caravelli ha rinviato a giudizio, tra gli altri, il magnate kazako Igor Bidilo, il deputato Salvatore Caiata, il presidente della camera di commercio Massimo Guasconi. Non luogo a procedere invece per l’imprenditore Andrea Bellandi e il vigile Andrea Draghi, che escono di scena. Da parte sua, il presidente della Camera di Commercio di Arezzo e Siena Massimo Guasconi si è sempre dichiarato estraneo ai fatti contestatigli.

Si torna in aula per l’inizio del procedimento il prossimo 19 settembre 2024. 

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