Jacopo Bacis, dietro la caduta il sospetto del gioco di ruolo online. Ai funerali palloncini con i messaggi degli amici

Lo strazio di una famiglia per una tragedia che non trova altre spiegazioni se non quella su cui stanno indagando gli uomini della Procura guidati da Roberto Rossi: il piccolo Jacopo Bacis, 8 anni, è volato dallla finestra del terzo piano della propria abitazione, mentre stava giocando ad un video game che simula un’invasione aliena della terra dopo una catastrofe. Quando sabato sera gli uomini della Squadra Mobile di Arezzo sono saliti nella cameretta, il tablet era infatti ancora attivo e il “game invasion” ancora carico. Un gioco di ruolo online, uno stimolo fortissimo a “combattere” che avrebbe letteralmente “trasportato” il bambino fino alla finestra da cui è precipitato. Un’immersione completa in una “virtual reality” che avrebbe compromesso la capacità del bambino di distinguere la realtà dal virtuale. Appare questa l’ipotesi più plausibile su cui stanno lavorando gli inquirenti, con il pm Rossi che ha aperto un fascicolo senza ipotesi di reato e senza indagati, a modello 45, per chiarire la dinamica ed accertare il tipo di attività che il bambino, figlio dell’ex calciatore Michele Bacis e di Cristiana, stava svolgendo prima di cadere.

Si entra in un mondo, quello dei giochi online, particolarmente attrattivo, frequentato e popolare anche e soprattutto tra i più piccoli. Esistono centinaia di generi, ma tra i principali vi sono lo storico, il fantasy, il fantascientifico, il Gothic-horror, il mitologico.

Il gioco di ruolo online (o GdR online, come viene solitamente chiamato in Italia) è un particolare tipo di gioco di ruolo che si serve di un sistema di chat, forum o posta elettronica (via internet) attraverso cui il PG (personaggio giocante) deve vivere secondo le regole dell’ambientazione, a volte basata su particolari eventi reali o di immaginazione, oppure luoghi realmente esistiti, o esistenti, o ancora creati da zero. Il gioco di ruolo online spesso è gratuito e ciò comporta solitamente un alto numero di partecipanti. Alcuni giochi vengono sconsigliati ai minori di 14 anni, quando i temi trattati e le ambientazioni possono essere considerati “forti”, mentre per altri non vi sono limiti di età. È sempre però consigliato dagli autori del gioco un minimo di moderazione, in special modo verso i PG che interpretano adolescenti (ma non per forza guidati da adolescenti): vi sono all’interno di queste comunità, fra l’altro, i cosiddetti ‘supervisori’ o ‘moderatori’. 

E Jacopo, quella sera, era in contatto online con qualcuno? Stava “chattando” con un supervisore o un moderatore? Anche questo dovranno chiarire le indagini.

Nel frattempo il corpo esanime del bimbo era tre piani sotto, nel vicolo della Dea, nel centro storico di Arezzo. Urla strazianti da parte dei genitori, i soccorsi del 118, l’allerta al Pegaso per il trasferimento al Meyer, ma non c’è stato tempo. Troppo gravi le lesioni riportate da Jacopo nella caduta. Gli accertamenti della polizia riguardano anche l’eventuale pericolosità dello stesso game. Il tablet è stato consegnato dalla famiglia alla polizia proprio per effettuare gli opportuni accertamenti tecnici. Jacopo, secondogenito di Michele Bacis e Cristiana (l’altro figlio ha 12 anni), frequentava la terza elementare al Convitto di Arezzo e nel tempo libero seguiva corsi di karate. Ai funerali, celebrati ieri mattina in forma privata da Don Alvaro Bardelli nella Cappella della Madonna del Conforto, erano presenti all’esterno del Duomo i compagni di scuola e di attività sportiva di Jacopo, accompagnati da insegnanti e istruttori. Hanno lanciato palloncini, ciascuno con un messaggio per l’amico. 

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