L’ultimo saluto a Jacopo Bacis in forma privata. Bertocci: “Hai raggiunto l’isola che non c’è”
Non vi sono al momento elementi di novità rispetto alle cause della caduta: in base ad una prima e sommaria ricostruzione, pare che Jacopo fosse nella sua cameretta e stesse giocando on line. Poi la fatale e fin qui inspiegabile caduta dalla finestra del terzo piano in vicolo della Dea, parallelo a via Montetini su cui trova affaccio principale il palazzo, in prossimità della sede del Comune di Arezzo. Il Pubblico Ministero Roberto Rossi ha aperto un fascicolo a “modello 45”, cioè senza ipotesi di reato, disponendo però il sequestro dell’apparato elettronico con cui stava giocando Jacopo prima della caduta e sul quale verranno svolte indagini tecniche. Sarà utile alla ricostruzione di quanto accaduto.
La famiglia Bacis, originaria di Bergamo ma residente da anni ad Arezzo, era stata recentemente colpita da un altro lutto: la scomparsa dello zio di Michele per coronavirus. Ora questa tragedia, che ha colpito nel profondo tutta la città. Frequentava la terza elementare al Convitto, Jacopo, secondogenito dell’ex calciatore di Fiorentina e Arezzo Michele Bacis e di Cristiana. I compagni di classe lo ricorderanno con un lancio di palloncini. Jacopo coltivava anche una passione sportiva, le arti marziali, percorso nel quale era seguito dal maestro Enzo Bertocci, che così lo ricorda:
“Caro Jacopo, ti ho cercato ieri sera lassù, fra una stella e l’altra. E ad un certo punto mi è sembrato di vederti: un puntino vestito di bianco, figuretta leggera e piena di energia.
Ieri parlavo di te e mi è venuto in mente Peter Pan. Forse non te l’ho mai detto. Ma ci assomigli molto. E allora ho capito. Ho capito tutto: Hai raggiunto l’isola che non c’è. Quel meraviglioso luogo dove solo i bambini possono andare e dove a noi grandi è proibito entrare. Ti immagino felice, libero, libero di volare e di correre così come non hai potuto fare in questi due mesi. Ti immagino che fai vedere agli altri bambini le tue mosse migliori. So che non farai sfigurare il Maestro Enzo e il Maestro Roberto.
So anche che ci verrai a trovare, volando leggero sulle nostre anime, regalandoci ancora qualche risata e molti sorrisi perché non sei tipo da lacrime. Buon viaggio, piccolo eterno fanciullo, buon viaggio Jacopo”.
Il papà di Jacopo, Michele, dopo essere cresciuto nelle giovanili dell’Atalanta, ha indossato nel corso della sua carriera agonistica le maglie di Triestina, Fiorentina in Serie B (stagione 2003-2004) e del Genoa in Serie C (2005-2006). Ha concluso la sua carriera con i colori dell’Arezzo nel 2010, dove ha intrapreso da subito la carriera di allenatore. Nel 2011-12 ha guidato la prima squadra, arrivando secondo al termine del campionato di Serie D.
Il messaggio di cordoglio della società amaranto:
“Ci ha lasciati, alla tenera età di otto anni, un piccolo cuoricino amaranto. La Società Sportiva Arezzo si stringe attorno a Michele Bacis e a tutta la sua famiglia in questo momento di immenso dolore. Ciao, piccolo angelo”.
Anche il Genoa Calcio ha twittato il proprio dolore: “Ci stringiamo con tutto il nostro affetto a Michele #Bacis, ex difensore rossoblù e alla sua famiglia“.
“La morte di un bambino lascia sempre sgomenti e attoniti. Se poi avviene in ambito domestico, all’interno di un ambiente che dovrebbe rassicurare e proteggere, ancora di più”.
Così il sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli, si unisce al cordoglio della città per la prematura scomparsa di Jacopo Bacis, 8 anni, studente del Convitto Nazionale e atleta dell’Accademia Karate Arezzo.
“Ho inviato un telegramma di vicinanza alla famiglia – scrive il sindaco – e rinnovo pubblicamente le mie condoglianze ai genitori, al fratello, agli amici. Tutta la città è scossa da questa tremenda notizia e io non faccio eccezione. Con il nonno del bambino, Antonio Dentini, ho condiviso tante piacevoli giornate sulla pista dell’Aeroclub: questo mi fa sentire ancora più partecipe del dolore che lui e i suoi parenti stanno vivendo. In certe circostanze le parole non sono di grande aiuto. C’è solo la speranza che il ricordo di Jacopo consenta alla sua famiglia di resistere e, con il tempo, di superare un momento così drammatico”.
L’assessore allo sport Tiziana Nisini rivolge parole di cordoglio alla famiglia del piccolo Bacis per la grave perdita.
“Ai suoi familiari, ai suoi istruttori e compagni di karate, va tutta la mia vicinanza e quella dell’intera amministrazione comunale di Arezzo”
queste le parole dell’assessore allo sport Tiziana Nisini.
“A nome mio personale e dell’intera amministrazione comunale di Arezzo, – dice Nisini – voglio far arrivare le condoglianze più sentite alla famiglia Bacis per la scomparsa del piccolo Jacopo. Di fronte a una tragedia di tale portata, non ci sono parole per esprimere lo sgomento e la tristezza che si provano. Da assessore, e anche da mamma, non posso che unirmi al dolore dei familiari di Jacopo, dei suoi amici, di tutti coloro che lo conoscevano, dei suoi istruttori di karate, dei suoi compagni di allenamento. Proprio lo sport, con i suoi valori più profondi, ci insegna che anche quando pensiamo di aver esaurito tutte le nostre risorse, abbiamo comunque un’altra riserva di energia e di coraggio da cui attingere. Spero con tutto il cuore che i genitori di Jacopo e suo fratello riescano a trovare la forza di superare questo momento terribile. A loro va tutta la mia vicinanza e il mio cordoglio”
conclude Nisini.