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venerdì | 25-04-2025

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Lo striscione della vergogna: condanna unanime

Va bene la rivalità sportiva, ma stavolta è stata superata ogni decenza. E’ caccia aperta agli autori dello striscione, affisso a Capolona durante il derby del campionato di prima categoria girone E contro il Subbiano. L’accesa rivalità sportiva, la vicinanza dei due centri, praticamente limitrofi, separati dal fiume Arno, non può giustificare la frase che evoca Codogno, una delle prime città che nel 2020 ha dovuto fare i conti con la diffusione del virus, contando numerose vittime. Il derby del basso Casentino, terminato, per la cronaca sportiva, quello sì, con la vittoria ospite per 1-0, è destinato a passare alla storia per questo striscione, rimosso già prima della partita. Inaccettabile, da condannare duramente, in mezzo ad una pandemia che ci è costata fin troppe vite umane e sofferenze, tanto che in queste ore si segnalano numerose prese di posizione, sia da parte della società Capolona Quarata, che del sindaco e tanti cittadini sui social, oltre che da parte dei massimi livelli calcistici. I Carabinieri hanno avviato un’indagine per risalire all’identità degli autori della scritta, che rischiano denuncia e Daspo, divieto di accesso alle manifestazioni sportive.

La presa di distanza di Mario Francesconi, sindaco di Capolona:

“Mi scuso con tutta la comunità di Subbiano per lo striscione che è stato esposto oggi prima del match tra Capolona e Subbiano. Un gesto vergognoso che non ha macchiato solo l’avvio della partita ma che, soprattutto, ha leso la dignità di una comunità intera tirando in ballo un tema così attuale e delicato. Uno striscione che non c’entra niente con il tifo, con la sana rivalità sportiva, un episodio deplorevole. Farò di tutto per risalire ai responsabili ed a riguardo, verranno poi presi anche i dovuti provvedimenti”.

Giancarlo Abete, presidente della Lega Nazionale Dilettanti:

“Impossibile trovare un senso per un atto così vergognoso – ha commentato – il calcio di base non è questo e autori di simili gesti non devono trovare posto sui nostri campi. Il mondo dei dilettanti è animato da valori positivi e la rivalità tra i territori non può mai trascendere in azioni di tale gravità. Bene hanno fatto la società e la comunità locale a prendere le distanze con grande fermezza. La Lega Nazionale Dilettanti farà altrettanto, agendo inoltre nelle sedi opportune, affinché i responsabili vengano individuati e raggiunti da adeguati provvedimenti”.

Paolo Mangini, presidente del comitato toscano della LND:

“Un gesto ignobile che non deve assolutamente offuscare il lavoro e l’impegno quotidiano che le società portano avanti a favore delle comunità locali, in particolare per quelle giovanili, svolgendo un importante ruolo nel processo di crescita e formazione insieme alle altre agenzie educative, quali la famiglia e la scuola”.

Anche la Sansovino prende posizione:
“Questo è l’ignobile striscione apparso ieri allo stadio di Capolona in occasione del derby del Casentino, Capolona Quarata – Marino Mercato Subbiano. Non ci sono parole che possano descrivere appieno la gravità di tale episodio. Esprimiamo tutta la nostra solidarietà alla società del MM Subbiano, a tutti i cittadini di Subbiano e a quelli di Capolona che loro malgrado si vedono costretti a subire tale delirio. La rivalità sportiva non può diventare odio”.

 

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