Mercatini di Natale, Piantedosi ordina la stretta. Arezzo, rafforzati i dispositivi di sicurezza
Dopo l’attentato al mercatino di Natale di Magdeburgo. La lucida follia di Taleb Al Abdulmohsen, che con l’auto ha ucciso cinque persone tra cui un bimbo di 9 anni e provocato duecento feriti, di cui quaranta versano in gravi condizioni, convince il Ministro Piantedosi a ordinare di rafforzare la vigilanza sugli eventi di piazza. Timori non solo per le grandi città, ma anche per i piccoli centri. Ad Arezzo riunito il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Si è tenuta questa mattina in Prefettura ad Arezzo una riunione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica per una disamina – alla luce delle ultime direttive ministeriali emanate di seguito ai recenti tragici eventi di sangue avvenuti in Germania – dell’apparato di sicurezza predisposto in occasione della manifestazione “Arezzo Città del Natale”.
All’inizio dell’incontro il prefetto ha richiamato le intese nelle vie brevi già assunte con i vertici provinciali delle forze di polizie e con il comune di Arezzo non appena appresa la notizia dell’attentato.
Nel corso dell’odierna riunione si è convenuto, dopo un’attenta e nuova verifica di tutti gli aspetti connessi alla sicurezza della manifestazione, che le misure già previste e definite nel corso delle riunioni tenutesi sin dall’inizio della manifestazione risultano adeguate ed efficaci e tali da garantire lo svolgimento dell’evento in sicurezza.
In particolare si è convenuto sull’efficienza della perimetrazione delle zone interessate attraverso la collocazione di barriere dissuasive e di altri dispositivi mobili già in essere dall’inizio dell’evento.
È stato, comunque, disposto un ulteriore rafforzamento dei dispositivi di sicurezza, mediante l’aumento del numero di pattuglie automontate ed appiedate, specificamente dedicate all’evento durante tutto l’orario di apertura dei mercatini e degli eventi connessi con modalità di particolare visibilità e tali, pertanto, da costituire un ulteriore elemento di deterrenza.